Glock 26 contro S.&W. 337 AirLite Ti

Tascabile non sempre è sinonimo di prestazioni ridotte e le protagoniste di questa prova ne sono la prova “vivente”. La semiautomatica subcompact Glock 26 calibro 9×21 vanta innegabili doti quanto a prestazioni balistiche e volume di fuoco. Le dimensioni sono contenute, ma il peso, secondo noi, riduce la tascabilità. Realizzato con acciai inox e al carbonio, leghe leggere e titanio, l’AirLite pesa poco più di 300 grammi ed è faci… Vai alla gallery delle foto [

] Tascabile non sempre è sinonimo di prestazioni ridotte e le protagoniste di questa prova ne sono la prova “vivente”. La semiautomatica subcompact Glock 26 calibro 9×21 vanta innegabili doti quanto a prestazioni balistiche e volume di fuoco. Le dimensioni sono contenute, ma il peso, secondo noi, riduce la tascabilità. Realizzato con acciai inox e al carbonio, leghe leggere e titanio, l’AirLite pesa poco più di 300 grammi ed è facilmente tascabile. È idoneo a sparare munizioni +P, grazie alle quali si riduce il divario prestazionale con le semiauto compatte in 9×21 e con i revolver .357 magnum con canna di 2 pollici. La Glock 26 si distingue per il fusto in polimeri, nel quale alloggiano alcuni elementi metallici. Grazie alla relativa elasticità del fusto, all’ergonomia dell’impugnatura e al posizionamento basso dell’asse della canna, le reazioni allo sparo sono avvertite meno di quanto sarebbe lecito aspettarsi da una pistola così compatta e leggera. Il caricatore in polimeri ha una struttura interna in metallo. La finitura esterna di canna e carrello, che sono in acciaio al carbonio, è denominata Tenifer e garantisce una resistenza all’ossidazione eccezionale. Per la costruzione dell’AirLite si è fatto ricorso a un cocktail di materiali eterogenei: titanio per il tamburo e alcuni perni, lega leggera per telaio e manicotto della canna, acciaio inox per la canna e acciai al carbonio per cane e grilletto. Alleggeriscono ulteriormente l’insieme le scanalature praticate su ponticello, grilletto e dorso dell’impugnatura. Grazie all’aggiunta dello scandio nella composizione delle leghe leggere utilizzate per il castello, in tempi recenti la Smith & Wesson ha potuto camerare gli snub nose ultraleggeri della categoria dell’AirLite persino in .357 magnum. Doti essenziali per l’arma da difesa sono l’affidabilità e la prontezza d’impiego. Entrambe le armi in prova soddisfano i due requisiti: la Glock è priva di cane e il percussore inerziale è sempre a riposo, trovandosi solo leggermente arretrato rispetto alla posizione di sparo (massimo avanzamento). Esclusivamente al momento del tiro, il percussore viene armato dalla trazione del grilletto. Lo scatto safe-action è, pertanto, una vera Doppia azione. Come con le pistole Dao, le caratteristiche dello scatto Glock rimangono invariate tra il primo colpo e i successivi, ma la safe-action è più leggera e più corta di una Doppia azione tradizionale. Le sicure automatiche sono tre: al percussore, al grilletto e anticaduta. Quest’ultima fa sì che il sistema di scatto interagisca con il percussore, impedendone l’avanzamento accidentale. Si consideri, inoltre, che anche il relativo blocco automatico interviene sul percussore fino al momento dello sparo. Il disinserimento della sicura automatica al grilletto si ha solo quando l’indice è posizionato in modo frontale. Attriti laterali o altre cause indipendenti dalla volontà del tiratore non possono provocare la rotazione del grilletto e lo sparo accidentale. L’assenza di sistemi manuali di sicura o disarmo semplifica il maneggio, rende l’utilizzo immediato ed evita tutti i rischi connessi all’esecuzione di operazioni manuali in particolari condizioni di stress psicofisico. In pratica, camerata la prima cartuccia, una pistola Glock può essere inserita in fondina senza dover azionare alcun comando. Estratta l’arma, per sparare basta premere il grilletto. Per rinfoderarla non si deve azionare alcun comando, a prescindere dall’esplosione di eventuali colpi. Come con la Glock, anche il revolver Smith & Wesson 337 non può sparare se non tirando il grilletto. Una sicura automatica, infatti, impedisce che il cane colpisca il percussore flottante se il grilletto non è arretrato a fondo corsa. L’interazione tra il pulsante di apertura e il cane ha un duplice ruolo: a cane armato è impossibile aprire il tamburo mentre, quando il tamburo è basculato all’esterno del telaio, è bloccato il meccanismo di scatto. Infine, dopo lo sparo, a seguito del rilascio del grilletto, il cane arretra per un breve tratto, si stacca dal percussore flottante e si ferma in posizione di sicurezza. L’organizzazione meccanica sfrutta, in entrambi i casi, schemi ampiamente collaudati: per la Glock, abbiamo una chiusura geometrica a corto rinculo di canna sistema Colt-Browning modificato, per lo Smith & Wesson un classico telaio chiuso con tamburo basculante sul lato sinistro con duplice bloccaggio. Il tamburo, infatti, è trattenuto da un pistoncino che protrude dal centro della stella di estrazione e si inserisce al centro dello scudo di rinculo: un secondo pistoncino, posto nell’appendice sottocanna, si inserisce al centro dell’estremità anteriore dell’alberino dell’estrattore. L’apertura dell’arma è comandata, come di consueto, dal classico pulsante posto sul lato sinistro del castello. Gli organi di mira sono, in entrambi i casi, robusti ed efficaci: la Glock, però, utilizza una raffinata tacca di mira regolabile in altezza e derivazione, mentre lo Smith & Wesson ha riferimenti assolutamente fissi. In compenso, sono molto meno sporgenti e l’impigliamento è pressoché impossibile. Con la Glock 26 abbiamo impiegato ricariche assemblate con bossoli Fiocchi, inneschi Cci small pistol, polvere Sipe N, palle Fiocchi Fmj di 115 grs, Fiocchi Fmjtc di 123 grs e Schwarzkopf Fpbb in lega di 122 grs. Con le palle blindate Fiocchi abbiamo caricato dosi massime di Sipe N di 6,1 e 5,8 grs rispettivamente dietro le Fmj 115 grs e le Fmjtc di 123 grs. Con le Schwarzkopf abbiamo caricato una dose di 4,5 grs di Sipe N. Abbiamo anche sparato cartucce commerciali Fiocchi con palla piombo teflonata di 123 grs, sia ogivale (Lrntfl) sia troncoconica (Tfltc). Con l’AirLite abbiamo impiegato ricariche assemblate con bossoli Fiocchi, inneschi Cci small pistol, polvere Sipe N, palle Fiocchi Fmjfn di 110 grs, Fiocchi Sjsp di 125 grs e Schwarzkopf Rnfb di 150 grs in lega. Tra le munizioni commerciali, abbiamo scelto le Winchester con palla ogivale in lega di 150 grs. Con le Fiocchi Fmjfn 110 grs abbiamo caricato una dose massima di 6,9 grs di Sipe N. Una dose massima di 6,5 grs dello stesso propellente è stata impiegata con le Fiocchi Sjsp di 125 grs. Poiché il rinculo e il rilevamento sono veementi, è bene crimpare con decisione, specie con le cariche più potenti. Queste ultime, inoltre, andrebbero assemblate solo con palle blindate o semiblindate, poiché la crimpatura è più tenace quando il proiettile è mantellato. Ricordiamo che l’indicazione del calibro riportata sull’arma è appunto .38 special+P jacketed. Con entrambe le armi il funzionamento è stato ottimo. La Glock ha camerato in modo fluido le munizioni eterogenee, a prescindere dalla forma del proiettile, né il diverso livello di caricamento ha comportato difficoltà di estrazione o espulsione dei bossoli spenti. Da questi ultimi abbiamo rilevato deformazioni anelastiche al di sotto della norma, tracce di affumicatura contenute e impronte di percussione centrate e di buona potenza. Con l’AirLite, i bossoli spenti sono stati estratti ed espulsi senza difficoltà, anche se è opportuno coadiuvare l’azione dell’alberino dell’estrattore, la cui ridotta lunghezza è imposta dalle dimensioni ridotte della canna. Dai bossoli spenti .38 Special abbiamo rilevato tracce di affumicatura marcate, ma le deformazioni anelastiche ci sono parse contenute. Le impronte di percussione dell’AirLite sono state centrate e di buona potenza, sparando sia in Singola sia in Doppia azione. Sul piano prestazionale, complice il profilo semipoligonale della rigatura e nonostante la canna sia lunga solo 88 millimetri (camera di scoppio compresa), la Glock sfoggia energie simili a quelle degli snub nose in .357 magnum. Le due ricariche con palla blindata hanno erogato 50 kgm, spingendo la palla Fiocchi Fmj 115 grs a 368 m/sec e a 363 m/sec la Fiocchi Fmjtc 123 grs. Molto precise, economiche, con reazioni miti allo sparo e quindi ideali per l’allenamento e il tiro informale, le ricariche con la palla in lega: hanno spinto la troncoconica Schwarzkopf di 122 grs alla velocità media di 304 m/sec, con corrispondente energia di 37 kgm. Le cartucce teflonate Fiocchi, con all’attivo entrambe 41 kgm, hanno spinto la palla ogivale a 320 m/sec e la troncoconica a 317 m/sec. Più modeste, ma affatto trascurabili per un’arma tascabile, le prestazioni dell’AirLite. La cartuccia più potente è stata la ricarica con la palla Fiocchi semiblindata di 125 grs (velocità di 269 m/sec, energiadi 30 kgm). Poco meno ha erogato la ricarica con la palla fmjfn, avendo spinto la blindata Fiocchi di 110 grs alla velocità media di 273 m/sec (energia di 27 kgm). Le munizioni a carica standard, entrambe con palla ogivale in lega di 150 grs, hanno fornito energie relativamente contenute, confermandosi una valida scelta per l’allenamento. La palla Schwarzkopf è arrivata a 187 m/sec, velocità cui corrisponde un’energia di 17 kgm. La Winchester commerciale è stata cronografata alla velocità media di 196 m/sec (energia di 19 kgm). Le prove di precisione sono state effettuate in tiro lento mirato, con impugnatura a due mani e senza appoggio. Con la Glock, che abbiamo modo di provare estensivamente, abbiamo sparato a 25 metri. Con lo snub abbiamo tirato, in Singola azione, a 15 metri. La 26 ha fornito risultati di assoluto rilievo, confermando la formidabile precisione intrinseca che accomuna le semiautomatiche austriache delle diverse taglie. Come al solito, quando con le Glock si sparano munizioni con palla in piombo, per ottenere la massima precisione è essenziale evitare le dosi massime. È altrettanto importante, inoltre, caricare proiettili di qualità, che siano composti da una lega dura e abbiano fattura curata. La brevità delle prove pratiche e la veemenza delle reazioni allo sparo non ci hanno consentito di “spremere” il meglio dallo Smith & Wesson 337 in termini di precisione. Nel tiro rapido, la compattezza della Glock si palesa attraverso la superficie ridotta dell’impugnatura e la ridotta lunghezza della linea di mira. Con le munizioni più potenti, il rilevamento è pronunciato, ma il rinculo rimane tollerabile. Con l’AirLite, le reazioni allo sparo sono punitive anche con le cartucce meno potenti. Il rilevamento è repentino e il rinculo è secco. Già dai primi colpi, la mano forte risente di un certo indolenzimento e, con il protrarsi dell’allenamento, il contatto con il dorso metallico del telaio (a vista) diventa doloroso. Il contatto con la parte interna del ponticello determina un’abrasione dell’indice. La scelta del fabbricante di dotare l’arma di guancette piccole e non avvolgenti è stata ovviamente motivata dalla necessità di ridurre il più possibile gli ingombri. Sia con la Glock, sia con l’AirLite, le cadenze ottenibili in tiro rapido soddisfano qualunque esigenza pratica. Però, con il revolver, il controllo dell’arma richiede un allenamento particolarmente intenso, che è necessario a prescindere dalla bontà della Doppia azione. Le armi in prova offrono soluzioni diverse alla necessità di disporre di armi compatte e leggere sacrificando poco o nulla in quanto a prestazioni terminali. La Glock 26 ha potenza e volume di fuoco di rilievo: le dimensioni compatte e l’assenza di sporgenze spigolose faciliterebbero il porto in tasca, in parte compromesso, però, dal peso. Le precisione va ben oltre le mere esigenze pratiche ed è molto apprezzata dall’utente esperto. Il piccolo 337 AirLite Ti dispone di soli cinque colpi, ma la cameratura in .38 special+P colma parzialmente il divario prestazionale con le semiauto in 9×21 e con i recenti “ultraleggeri” in .357 magnum. L’impiego di materiali eterogenei e l’accorta progettazione hanno abbassato il peso a livelli record, rendendo l’arma davvero tascabile. La presenza del piolino alla base dell’impugnatura, che funge da portacorreggiolo, permette le modalità di porto più fantasiose. [

] L’articolo completo, con molte più foto, lo trovate su Armi e Tiro di settembre 2003. [

] Produttore: Glock GmbH, Po box 50, A-2232 Deutsch-Wagram, Austria, tel. 00.43.22.47.90.30.00, fax 00.43.22.47.90.30.03.12 Importatori: Bignami spa, Via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 04.71.80.30.00, fax 04.71.81.08.99, www.bignami.it, email@bignami.it; G. Demarchi & C., via G. Bidone 10, 10125 Torino, tel. 01.16.55.659, fax 01.16.68.78.84, info@gdemarchi.it; Paganini sas, c.so Regina Margherita 19 bis, 10124 Torino, tel. 01.18.17.78.60, fax 01.18.35.418, www.paganini-to.it, mail@paganini-to.it Modello: 26 Tipo: pistola semiautomatica Calibro: 9×21 Impiego specifico: difesa personale Funzionamento: chiusura geometrica a corto rinculo di canna sistema Colt-Browning modificato Alimentazione: caricatore bifilare con presentazione singola della cartuccia Numero colpi: 12+1 Scatto: semi Doppia azione (safe-action) Percussione: percussore lanciato Sicura: automatica al percussore, automatica al grilletto, automatica anticaduta Canna: lunga 88 mm, con rigatura semipoligonale a 6 principi destrorsi Mire: tacca di mira regolabile in altezza e derivazione, mirino fisso Lunghezza totale: 160 mm Linea di mira: 138 mm Altezza: 123 mm (106 mm senza pad aggiuntivo) Spessore: 30 mm Peso: 616 g scarica Materiali: fusto in polimeri, canna e carrello in acciaio Finitura: opaca antiriflesso (Tenifer) Numero del Catalogo nazionale: 9.570 Prezzo: 620 euro, Iva inclusa [

] Produttore: Smith & Wesson, 2100 Roosevelt avenue, Po box 2208, Springfield, Ma 01102-2208, Usa, tel. 00.11.80.03.31.08.52, fax 00.14.13.74.73.317, www.smith-wesson.com Importatore: Bignami spa, Via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 04.71.80.30.00, fax 04.71.81.08.99, www.bignami.it, email@bignami.it Modello: 337 AirLite Ti Tipo: pistola a rotazione Calibro: .38 special+P Impiego specifico: difesa personale Funzionamento: telaio chiuso, tamburo ribaltabile sul lato sinistro e rotante in senso antiorario Numero colpi: 5 Scatto: Azione mista Percussione: cane esterno e percussore inerziale Sicura: automatica al percussore, cane a rimbalzo Canna: lunga 47,6 mm Mire: fisse Lunghezza totale: 160 mm Linea di mira: 91 mm Altezza: 113 mm Spessore: 33 mm Peso: 317 g con guancette Dymondwood boot; 337 g con guancette Uncle Mike’s Boot Materiali: lega leggera per castello e copricanna, tamburo in titanio, canna in acciaio inox Finitura: grigia satinata, tamburo grigio scuro satinato (Titanium Grey), cane e grilletto tartarugati Numero del Catalogo nazionale: 11.536 Prezzo: 945 euro, Iva inclusa