Gli Usa raddoppiano l’import di munizioni

La rielezione di Barack Obama e i continui tentativi di introdurre limitazioni federali all’acquisto e al possesso di armi, hanno scatenato la corsa all’accaparramento, non solo di black rifle, ma anche di munizioni

La rielezione di Barack Obama e i continui tentativi di introdurre limitazioni federali all'acquisto e al possesso di armi, hanno scatenato la corsa all'accaparramento, non solo di black rifle, ma anche di munizioni. Le aziende produttrici americane lavorano alla massima capacità produttiva ma, nonostante questo, non sono in grado di star dietro alla richiesta (che, oltre che dai civili, è rappresentata anche e soprattutto da militari e forze di polizia). Per questo, la fetta di mercato per le aziende estere si è andata via via ingrandendo: l'importazione di munizioni, che già era cresciuta sensibilmente nel 2012 rispetto al 2011 (da 1,6 a 2,1 miliardi di cartucce a bossolo metallico), nel 2013 sta facendo registrare un vero e proprio boom, visto che solo nei primi due mesi dell'anno ha più che raddoppiato i volumi dello stesso periodo del 2012, per complessivi 457 milioni di colpi. Anche per quanto riguarda le cartucce spezzate per fucile a canna liscia il trend è il medesimo, passato dai 10 milioni di cartucce importate nei primi due mesi del 2012 ai 24 milioni dei primi due mesi del 2013. Nonostante questo, la reperibilità nelle armerie è sempre più aleatoria!