Cz P-10C calibro 9×21

Mutua l’impostazione da schemi collaudati, ma l’impronta Cz è forte. La compatta striker fired si caratterizza per l’ergonomia e la bontà costruttiva, ottime anche la controllabilità e la precisione. Il rapporto qualità/prezzo è invitante

La P-10C è il modello d'esordio di una futura famiglia di polimeriche striker fired (cioè a percussore lanciato anziché a cane esterno) di Cz. La pistola ha suscitato vivo apprezzamento negli Usa nonostante la concorrenza agguerrita che da anni si riscontra nel segmento d'appartenenza. Cz sottolinea la cura dei dettagli nella realizzazione del nuovo progetto, per il quale ha fatto ricorso ad approfonditi studi ergonomici, condotti con l'ausilio di istituti universitari e di nuovi software. L'impiego di unità produttive robotizzate, gestite da specialisti, hanno permesso standard molto elevati in termini di qualità costruttiva, pur contenendo i costi. La P-10C è una semiautomatica completamente ambidestra, di impostazione Glock, con chiusura geometrica a corto rinculo di canna sistema Colt-Browning modificato, scatto in semi-Doppia azione, percussore lanciato e fusto in polimeri rinforzati con fibra di vetro. Il caricatore, da 15 colpi, è d’acciaio finito opaco. Il carrello perde una prerogativa del produttore ceco, poiché non scorre più all’interno del fusto per contenere l’ingombro laterale. Le smussature angolari simili a quelle dei carrelli dei modelli P-07 e P-09, rendono il carrello rastremato per sveltire l'inserimento dell’arma in fondina. Per lo stesso motivo, pure il frontale è smussato. La tacca è montata bassa. Le alette inclinate di presa del carrello doppie, 9 posteriori e 7 anteriori, sono sottili e ben distanziate, ben grippanti grazie agli spigoli vivi, che in parte sopperiscono all'altezza limitata determinata dalle sfaccettature superiori del carrello. Fulcrato al centro, l'estrattore esterno è caricato posteriormente da una piccola molla elicoidale. L'unghia è più alta del corpo per migliorare la presa sul fondello. Il risalto squadrato dell’estrattore, verniciato superiormente di rosso, funge da avvisatore visivo e tattile di camera carica. La guida del percussore e la sede laterale del relativo blocco automatico sono in corpo unico, in polimeri. Il blocco non trasla in verticale ma ruota, fulcrato a un asticolo. La sede citata alloggia anche l’asticolo e la molla di ritorno a filo del blocco automatico. La breve rotazione di quest'ultimo è attuata da un risalto laterale della leva di scatto. La canna da 102 mm ha rigatura a 6 principi destrorsi, la finitura è opaca. Dall'appendice della camera di scoppio sono ricavate la rampa d’alimentazione e la pista inclinata che interagisce col blocchetto anteriore d’acciaio, ubicato nel fusto, per il basculaggio della culatta. La camera di scoppio ha conformazione prismatica in modo da inserirsi nella finestra d'espulsione, ad arma in chiusura, determinando il vincolo meccanico canna-carrello. Il guidamolla polimerico trattiene alle estremità la molla elicoidale piatta, verniciata d'azzurro. Il fusto, in polimeri rinforzati con fibra di vetro, ospita diversi componenti metallici: la piastra al dust cover, con diverse stampigliature tra cui il numero di matricola, che è riportato anche sul carrello e sulla canna; il citato blocchetto metallico anteriore, dal quale sono ricavate le guide di scorrimento del carrello e il piano che interagisce con la pista inclinata della canna. Nella zona retrostante del fusto è posizionato un altro blocchetto d’acciaio dal quale sono ricavate le guide posteriori di scorrimento della slitta otturatore e l’espulsore. Inoltre, ospita il meccanismo di scatto. Quello anteriore è fissato tramite una spina elastica e un perno cui sono fulcrati il grilletto e l’hold open ambidestro. Due spine elastiche fermano il blocchetto posteriore. Forte delle sue tradizioni, Cz conserva la leva di scatto doppia, e due sono pure le molle che mettono in trazione la leva di scatto, per il rilascio del percussore. Il ponticello ampio e squadrato permette il tiro con i guanti. Il rest e i risalti frontali del paragrilletto stabilizzano l'indice della mano debole nel tiro a due mani. La svasatura del ponticello alla congiunzione col front strap facilita la presa alta. L'impugnatura ambidestra è confortevole, la texture si compone di risalti fitti e grippanti presenti sui fianchi, al front strap e ai dorsalini. Due ulteriori superfici con texture grippante si trovano sul fusto, in corrispondenza della congiunzione anteriore del ponticello col telaio. Tali pannelli servono all’appoggio del pollice della mano debole, nel tiro a due mani, ma anche a posizionarvi l’indice della mano forte quando lo si tiene discostato dal grilletto. Le dimensioni dell’impugnatura, che è meno angolata della Glock, permettono una sistemazione ottimale ai tiratori con mani piccole ma con i dorsalini si può adattare la profondità del fusto alle diverse esigenze. Una spina elastica ferma inferiormente gli stessi dorsalini, che sono dotati di un foro come portacorreggiolo. Il trigger reach, di soli 65 mm, rimane invariato a prescindere dalla misura del dorsalino installato. L’elsa permette di impugnare alto ed è abbastanza pronunciata per proteggere dalle interferenze col carrello i tiratori con mani grandi. Il grilletto rigato, poco curvo, risulta piacevole al tatto grazie ai bordi arrotondati. Il reset è breve, soli 4 mm. Il bocchettone svasato velocizza l’inserimento del caricatore. Le sicure sono allineate alle esigenze delle semiautomatiche moderne, elettivamente destinate alla difesa personale e al law enforcement: la P-10C ha il citato blocco al percussore e la sicura al grilletto, entrambi automatici. Il loro abbinamento scongiura la partenza del colpo in condizioni di impiego avverse, inclusa la caduta dell'arma.
La tacca fissa, in metallo, è innestata bassa a coda di rondine ed è fermata con un grano esagonale. La sagomatura è priva di spigoli vivi per ridurre il rischio che il tiratore si ferisca scarrellando in velocità. Inoltre, la tacca è conformata per lo scarrellamento d’emergenza con una mano, utilizzandola a mo’ di appiglio contro una superficie solida. Il traguardo è stretto rispetto al mirino, per un’arma per l’uso pratico. Per il tiro con poca luce, due dot fosforescenti sono ubicati ai lati del traguardo. Il mirino è innestato a coda di rondine sul frontale del carrello ed è fermato con un grano esagonale, più piccolo di quello della tacca di mira. La forma squadrata del mirino fornisce precisione d’allineamento con la tacca e una buona visibilità per l’acquisizione rapida. Anche il mirino è dotato di dot fosforescente per l’impiego in condizioni d’illuminazione precaria. Il mirino montato di serie riporta il numero “2” stampigliato anteriormente. Dal dust cover sono ricavate le guide per l’installazione di sistemi di mira ausiliari.
Lo scatto in due tempi ha la precorsa lunga, di peso medio e abbastanza pulita. Netto l’ingaggio del secondo stadio che è logicamente lungo poiché deve completare l’armamento del percussore. Il secondo tempo è privo di attriti indesiderati vistosi. Ho rilevato un peso di sgancio di 2.500 grammi circa, coerente col range dichiarato dal produttore di 2,0~2,6 kgf. Apprezzabile l’assenza di collasso di retroscatto, oltre al reset breve.
Le prove di precisione sono state effettuate in tiro lento mirato da 25 m sparando a due mani in posizione isoscele, senza appoggio. La precisione elevata emersa con alcune munizioni ne evidenzia l'idoneità ad appagare il tiratore esigente: le Fiocchi Black mamba hanno sparato benissimo, così come le ricariche con la palla piombo e quelle con la troncoconica blindata di 123 grs. Meno concentrati i raggruppamenti delle ricariche con la Fiocchi ogivale blindata e delle Top target. A 25 metri il punto d'impatto è rimasto leggermente scostato in alto rispetto al punto mirato, a conferma della taratura emersa con la rosata di fabbrica ottenuta a 15 m. Sempre a 25 m, il punto di impatto ha evidenziato variazioni tangibili a seconda della munizione impiegata. Nel tiro rapido la P-10C è godibile. Il rinculo non è punitivo nemmeno con le cartucce più potenti e il rilevamento è contenuto. La validità del progetto anche dal punto di vista ergonomico è evidente. Ben gestibile lo scatto, prevedibile e con riarmo immediato. L'impugnatura ambidestra è indovinata per disegno e dimensioni. I dorsalini permettono di adattarne la profondità alle mani delle varie taglie senza inficiare il trigger reach, che si attesta su valori contenuti. Decisamente apprezzabile anche la grippabilità dei risalti che compongono la texture dei dorsalini, del front strap e dei fianchi del fusto. L'elsa e la svasatura del ponticello alla congiunzione col front strap permettono di impugnare alto. Inoltre, l'elsa protegge il tiratore evitando interferenze col carrello. L'altezza dell'impugnatura offre una buona superficie di contatto pure ai tiratori con mani grandi. Nel maneggio, la P-10C è "svelta": la tenuta delle alette di presa del carrello è buona, specie utilizzando quelle posteriori, più ampie. L'hold open e il pulsante di sgancio del caricatore richiedono un’azione decisa ma lo sforzo non è eccessivo e anche per i tiratori con mani piccole raggiungere i comandi non è difficoltoso. Il bocchettone svasato facilita l'inserimento del caricatore.
La prova completa su Armi e Tiro di ottobre 2018
Produttore: Ceska Zbrojovka, czub.cz, info@czub.cz
Importatore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 0471.80.30.00, fax 0471.81.09.99, bignami.it
Modello: P-10C
Tipo: pistola semiautomatica
Calibro: 9×21
Impiego specifico: difesa personale
Meccanica: chiusura geometrica a corto rinculo di canna sistema Colt-Browning modificato
Scatto: semi-Doppia azione, peso scatto 2.500 g
Alimentazione: caricatore bifilare con presentazione singola della cartuccia
Numero colpi: 15+1
Percussione: percussore lanciato
Sicura: blocco automatico al percussore; sicura automatica al grilletto; il risalto squadrato dell’estrattore, verniciato di rosso, funge da avvisatore visivo e tattile di colpo in canna
Canna: lunga 102 mm, rigatura a 6 principi destrorsi
Mire: tacca di mira fissa in metallo, innestata bassa a coda di rondine e fermata con un grano esagonale, con dot fluorescenti; mirino in metallo, innestato a coda di rondine e fermato con un grano esagonale con dot fluorescente; guide al dust cover per l’installazione di mire ausiliarie
Lunghezza totale: 187 mm
Altezza: 132 mm
Spessore: 32,2 mm
Linea di mira: 163 mm
Peso: 760 g scarica
Materiali: canna e carrello in acciaio al carbonio; fusto in polimeri con numerosi elementi metallici d’acciaio inox; caricatore d’acciaio
Finitura: antiriflesso per la canna, il carrello e i vari componenti metallici del fusto
Prezzo: 651 euro, Iva inclusa