Beretta Apx Carry: la forma migliora la sostanza

 

Prodotta a Gallatin, nel Tennessee, la Beretta Apx carry mutua l’organizzazione meccanica dalla Nano, con la quale condivide inalterate lunghezza, altezza e spessore. Il carrello è, però, in stile Apx e caratterizza immediatamente l’estetica, anche le mire sono diverse. Il fusto è intercambiabile, come nella Apx, poiché il numero di matricola è impresso sullo chassis d’acciaio inox, oltre che sulla canna e sul carrello. L’ergonomia della Carry è dovuta proprio al nuovo disegno del fusto, con l’elsa profonda che permette di impugnare alto. Migliore anche la grippabilità grazie alla texture a cuspidi vive del front strap, del backstrap e del frontale delle solette dei caricatori. Ora l’hold open è esterno, ma non ambidestro, per non inficiare il comfort nel porto occulto. Anche il ponticello è stato modificato.
La pistola è commercializzata con scatola di cartone, busta antiossido e custodia in Cordura. Il caricatore standard d’acciaio inox lucido, da 6 colpi, è fornito di un pad a filo e di uno con l’appoggio del mignolo. È incluso il caricatore da 8 colpi con prolunga dell’impugnatura, sempre d’acciaio inox lucido. Ancora, sono allegati: un lucchetto per armi da fuoco, il manuale di istruzioni in inglese, la garanzia e un paio di tagliandi per il pubblico nordamericano.

Buon sangue non mente
La Beretta Apx carry è una pistola semiautomatica con fusto in polimeri intercambiabile, chassis d’acciaio inox col numero di matricola, chiusura geometrica a corto rinculo di canna sistema Colt-Browning modificato, scatto in semi-Doppia azione, percussore lanciato con molla di ritorno e caricatore monofilare. Il fusto, nero, può essere sostituito con altri dalla diversa colorazione: Wolf grey, Fde e Odg. Nel caricatore da 6 colpi si può inserire anche la settima cartuccia, nel qual caso il caricatore non può essere agganciato se il carrello è chiuso, però si sveltisce l’approntamento della pistola, volendola tenere col colpo in canna e il caricatore pieno. Infatti, basta inserire il caricatore con 7 colpi a carrello aperto per poi mandare semplicemente in chiusura la slitta otturatore. I caricatori presentano sul lato destro l’indicazione del calibro (9×21) e 5 fori per il controllo delle munizioni a partire dal secondo colpo; idem sul lato sinistro, tranne che il secondo foro è sostituito da un risalto che scorre nell’apposita guida del fusto. Sul caricatore standard si può montare la soletta a filo oppure quella con l’appoggio del mignolo. I due pad e la prolunga dell’impugnatura del caricatore da 8 colpi riportano sul frontale la stessa grippante texture a cuspidi vive del backstrap e del front strap. La canna e il carrello sono d’acciaio al carbonio, con finitura nera antiriflesso black Nitride. La canna è lunga 78 mm, la rigatura destrorsa è a 6 principi. La camera di scoppio squadrata si inserisce nella finestra d’espulsione per attuare la chiusura geometrica. Dall’appendice della canna è ricavata la rampa d’alimentazione, che è lucida. Dall’appendice è anche ricavata la pista inclinata che impegna l’apposito traversino circolare d’acciaio inox ubicato nello chassis. L’interazione tra la pista inclinata e il traversino determina sia l’abbassamento della culatta allo sparo, affinché la canna si svincoli dal carrello, sia il sollevamento della stessa culatta per il ripristino della chiusura. La volata è incassata a protezione dagli urti. Il guidamolla è telescopico. Il carrello, in stile Apx, si distingue per i risalti che sostituiscono le alette di presa tradizionali. I risalti della carry accusano qualche limite a mani sudate, poiché non sono molto pronunciati: perciò è preferibile scarrellare con la mano in posizione invertita, per sfruttare l’intera superficie di presa, anziché tirare il carrello afferrandone con il pollice e l’indice solo la parte posteriore. Portando il grilletto a fondo corsa, dal dorso del carrello protrude il cilindretto integrale al blocco automatico del percussore. La finestra d’espulsione è larga, ribassata e svasata per agevolare la fuoriuscita del bossolo, il frontale del carrello è in parte smussato per facilitare l’inserimento dell’arma nella fondina. L’estrattore esterno, montato a incastro, è caricato posteriormente da un pistoncino con molla antagonista. Apprezzabili le finiture esterne e interne del carrello, che non ha parti taglienti che possano ledere il tiratore nel maneggio concitato. Il fusto ambidestro in polimeri affina l’ergonomia rispetto alla Nano: prima di tutto, l’elsa è più ampia e profonda e permette di impugnare alto migliorando la controllabilità. Al controllo dell’arma concorre pure lo svaso tra il front strap e il ponticello, sempre per favorire la presa alta. Adesso il paragrilletto ha il frontale piatto ed è dimensionato per il tiro con i guanti. Molto grippante la texture a cuspidi vive del front strap e del backstrap, buona la grippabilità dei pannelli laterali scabri dell’impugnatura. Il dorso curvo del telaio riempie per quanto possibile il palmo della mano, nei limiti delle dimensioni della micro compact. Il grilletto in polimeri è arrotondato, piacevole al tatto, conviene evitare di posizionarvi l’indice troppo in alto per non essere pizzicati dai bordi vivi del fusto. Il pulsante zigrinato di sgancio del caricatore è reversibile. Nel fusto è collocato lo chassis in lamiera d’acciaio inossidabile, che incorpora il gruppo di scatto, il grilletto, la leva di collegamento la cui sommità funge da disconnettore, il perno di smontaggio e, infine, il traversino che interagisce con la canna. Sono integrali allo chassis l’espulsore e le guide a tutta lunghezza di scorrimento del carrello. La levetta che disattiva il blocco automatico al percussore è in corpo unico con quella d’armamento. Premendo il pulsante di disarmo dello scatto, a cui si accede dal lato destro dell’arma, la levetta d’armamento trasla in orizzontale, si svincola dalla leva di collegamento del grilletto e scatta in avanti. Il ritorno della levetta d’armamento è attuato da una molla elicoidale. Il dispositivo di disarmo può essere utilizzato, se prima di smontare l’arma non si vuole scattare a vuoto. Sul solo lato sinistro del fusto si trova l’hold open, che è poco sporgente per non inficiare la comodità di porto della pistola. Il numero di matricola dello chassis è visibile attraverso la specifica apertura del fusto praticata dietro lo slide stop. La matricola è impressa anche sulla canna e sul carrello. Dal lato destro del fusto protrude il traversino di smontaggio: dopo aver tolto il caricatore e controllato che non ci sia il colpo in canna, si spara a vuoto o si disarma lo scatto con l’apposito pulsante; con una monetina, o il fondello di una cartuccia o un oggetto simile, si ruota il traversino di 90 gradi in senso antiorario. A questo punto è possibile separare il gruppo canna-carrello-guidamolla dal fusto. Nel rimontaggio, talvolta ho riscontrato l’imperfetto posizionamento a fondo corsa del guidamolla, l’inconveniente tende a sparire col rodaggio. Il blocco automatico al percussore e la sicura automatica al grilletto rendono superflua la sicura manuale, il che semplifica e velocizza l’uso dell’arma. La sicura automatica previene i movimenti del grilletto a causa di attriti laterali o di una caduta della semiautomatica. A cartuccia camerata, l’estrattore protrude leggermente dalla propria sede, troppo poco per definirlo un vero e proprio avvisatore di camera carica. 

Gli organi di mira e lo scatto
Le mire sono d’acciaio: la tacca è innestata a coda di rondine ed è bloccata da un grano esagonale, il traguardo lascia abbastanza luce ai lati del mirino per collimare in velocità. Priva di riferimenti colorati, la tacca di mira è rigata antiriflesso ed è conformata per lo scarrellamento d’emergenza con una mano. Il mirino d’acciaio è innestato a coda di rondine nella parte frontale del carrello. Come la tacca, anche la mira anteriore è fissata con un grano esagonale. La forma squadrata e le dimensioni rendono il mirino fruibile sia nel tiro rapido sia sparando di precisione. Il dot bianco agevola la collimazione del mirino in condizioni di scarsa illuminazione.
Lo scatto in semi-Doppia azione arma il percussore lanciato a ogni colpo. Pertanto, le caratteristiche rimangono invariate tra lo sparo della prima cartuccia e le successive. Il grilletto presenta una breve corsa a vuoto che precede l’arretramento del percussore. Nel tiro rapido la precorsa è inavvertibile. Lo scatto è molto lungo, ancorché privo di impuntamenti. Per il reset, il grilletto va rilasciato completamente. Ho rilevato un peso di sgancio di 2.900 grammi circa, praticamente nullo il collasso di retroscatto.

Ricariche differenziate
Per le prove pratiche ho utilizzato ricariche eterogenee per profilo del proiettile e intensità di caricamento. Ho impiegato bossoli Fiocchi, inneschi Cci small pistol e polvere Sipe N. Dietro palle Fiocchi Fmj di 123 grs ho caricato una dose massima di 6,3 grs. Sono state, invece, di 5,8 e 5,9 le dosi di Sipe N rispettivamente dietro palle Fiocchi Fmjtc 123 grs e Hornady Xtp 124 grs. Con queste ultime si approntano cartucce molto precise ma non utilizzabili per la difesa personale poiché le Xtp sono espansive. Ho anche caricato palle in lega Igf Rnbb di 124 grs con rivestimento polimerico antifrizione, spinte da una dose di 4,2 grs sempre di Sipe N. Infine, disponendo di una quantità limitatissima di ricariche con palle monolitiche in rame Lehigh Xtreme defense di 90 grs spinte da una dose massima di 7,2 grs di Sipe N, ho verificato le velocità ottenibili nella canna lunga soli 3 pollici. Con tutte le ricariche, la Apx carry ha funzionato bene: dai bossoli di risulta ho riscontrato l’assenza di sfiancamenti anelastici di rilievo. Le impronte di percussione sono state accettabili per potenza e centratura, normale l’affumicatura. Le ricariche massime con la Fiocchi Fmj 123 grs hanno erogato un’energia cinetica di 54 kgm e una velocità di 367 m/sec. 45 e 48 kgm e velocità di 333 e 344 m/sec le prestazioni delle ricariche rispettivamente con la Fiocchi Fmjtc 123 grs e l’Hornady Xtp 124 grs. L’energia cinetica delle munizioni con la palla Igf Rnbb 124 grs è stata di soli 25 kgm e 246 m/sec. Il breve test con le ricariche con la palla Lehigh Xtreme defense 90 grs ha evidenziato velocità prossime ai 390 m/sec, con un calo di 50 m/sec circa rispetto a quelle ottenute in Glock 17. Ciò nonostante, la velocità riscontrata con la Beretta Apx carry rientra nel range delle velocità previste per le dosi minime di cui alle tabelle di ricarica Lehigh, ricavate con canna lunga 5 pollici. Il calcolo dell’energia di rinculo testimonia la veemenza delle cariche massime con la Fiocchi blindata di 123 grs: 10,6 joule contro i 9,4 e gli 8,7 joule delle munizioni con la Hornady Xtp 124 grs e la Fiocchi Fmjtc 123 grs. I 4,8 joule dell’energia di rinculo confermano la validità delle munizioni palla piombo per prendere confidenza con l’arma e per sessioni d’allenamento poco stressanti. Le prove di precisione sono state effettuate da 15 m sparando a due mani in posizione isoscele, senza appoggio. La Carry ha sparato bene, per la categoria d’appartenenza. Nel tiro rapido, le munizioni blindate rinculano e rilevano con decisione ma le reazioni allo sparo non sono punitive. Il rinculo delle ricariche leggere palla piombo è soft, limitato il rilevamento. La controllabilità beneficia del posizionamento abbastanza basso della canna e del guidamolla telescopico. La conformazione delle mire aiuta il piazzamento del colpo. Ottime la grippabilità del fusto e la tenuta dell’elsa, l’estensione della corsa del grilletto e il reset altrettanto lungo non impediscono una velocità di tiro consona all’uso pratico. La brevità dell’impugnatura è evidente, ma per una micro compact è prioritaria. Per padroneggiare l’arma utilizzando il caricatore standard, al posto della soletta maggiorata può essere preferibile impiegare il pad a filo in modo da tenere il mignolo arcuato sotto l’impugnatura. Il caricatore da 8 colpi con prolunga del fusto migliora la controllabilità persino per chi abbia mani piccole. Il trigger reach si attesta su valori idonei alle mani di diversa taglia. Lo sgancio del caricatore richiede la giusta decisione, meno pratico l’azionamento dell’hold open, il bocchettone svasato agevola l’inserimento del caricatore.

L’articolo completo su Armi e Tiro di luglio 2021

Scheda tecnica
Produttore: Beretta Usa, beretta.com
Distributore: Beretta, via Pietro Beretta 18, 25063 Gardone Val Trompia (Bs), tel. 030.83.411, beretta.it
Modello: Apx carry
Tipo: pistola semiautomatica
Calibro: 9×21
Impiego specifico: difesa personale/abitativa
Meccanica: chiusura geometrica a corto rinculo di canna sistema Colt-Browning modificato
Scatto: semi-Doppia azione
Alimentazione: caricatore monofilare
Numero colpi: 6 oppure 8
Percussione: percussore lanciato
Sicura: automatica al percussore; automatica al grilletto; l’estrattore funge da avvisatore visivo/tattile di colpo in canna; pulsante di disarmo scatto
Canna: lunga 78 mm (3″)
Mire: tacca di mira innestata a coda di rondine e fermata con un grano esagonale, rigata antiriflesso; mirino in acciaio innestato a coda di rondine e bloccato con un grano esagonale, dotato di dot bianco
Lunghezza totale: 143 mm
Altezza: 106 mm con caricatore da 6 colpi e pad piatto
Spessore: 23 mm
Linea di mira: 125 mm
Peso: 582 g con caricatore standard
Materiali: acciaio al carbonio per canna e carrello; acciaio inox per lo chassis e i caricatori; fusto in polimeri
Finitura: antiriflesso per canna e carrello; fusto nero, sostituibile con altri Wolf grey, Fde, Odg; i caricatori sono lucidi
Prezzo: 595 euro, Iva inclusa