Armi per i vigili romani

La recente rimozione del comandante dei vigili di Roma riapre la questione della riqualificazione della polizia locale della Capitale: il mese scorso, il consigliere comunale Fabrizio Ghera (An) aveva proposto una delibera per fornire ai vigili armi da fuoco, oggi è il segretario romano del Sulpm (Sindacato unitario lavoratori polizia municipale), Alessandro Marchetti, a chiedere al sindaco Veltroni di “lavorare per trasformare il Corpo della polizia municipale da pi… La recente rimozione del comandante dei vigili di Roma riapre la questione della riqualificazione della polizia locale della Capitale: il mese scorso, il consigliere comunale Fabrizio Ghera (An) aveva proposto una delibera per fornire ai vigili armi da fuoco, oggi è il segretario romano del Sulpm (Sindacato unitario lavoratori polizia municipale), Alessandro Marchetti, a chiedere al sindaco Veltroni di “lavorare per trasformare il Corpo della polizia municipale da pizzardoni a polizia di prossimità”. “Bisogna ripensare il ruolo”, prosegue Marchetti, “e i metodi professionali, fin quando i vigili saranno utilizzati come sparamulte o saranno obbligati ad avere la mentalità del pizzardone servono a poco in questa città. Il ruolo che vogliono invece i cittadini è quello di una polizia di prossimità, dove l’agente della polizia municipale abbia la formazione professionale e gli strumenti idonei per consentirgli di intervenire dalla sosta vietata alla sicurezza dei cittadini se venissero scippati o aggrediti. Una presenza dunque nei punti a rischio per l’incolumità dei romani”. “Roma”, ha fatto notare Ghera, “è l’unica grande città d’Italia in cui la polizia locale non è armata, tranne che per i vigili urbani assunti tramite concorso fino al 1986. Chiediamo l’ampliamento degli organici del corpo, dalle attuali 6.800 unità a 8.350, la stabilizzazione del personale precario assunto dal sindaco dopo l’attribuzione dei poteri straordinari sulla mobilità, il rafforzamento del gruppo sociale sicurezza urbana e dei nuclei territoriali, cui vanno conferite funzioni di polizia di prossimità. L’equipaggiamento, ritenuto ora insufficiente, dovrebbe prevedere spray, giubbetti antitaglio e antiproiettile e distanziometri, per cui l’ultimo bilancio comunale ha stanziato fondi, inutilizzati perché manca la delibera attuativa”.