Altra “sbracata” armiera sui quotidiani!

La moda di “sbracare” quando si parla di armi sui quotidiani e sui periodici generalisti, evidentemente, fa proseliti. Dopo le crasse imprecisioni propalate da Gatti su L’Espresso, è il turno di Valentina Conte sull’edizione on-line de La nazione

 

La moda di “sbracare” quando si parla di armi sui quotidiani e sui periodici generalisti, evidentemente, fa proseliti. Dopo le crasse imprecisioni propalate da Gatti su L’Espresso, è il turno di Valentina Conte sull’edizione on-line de La nazione. “Stop alle armi facili – linea dura della questura, revocate decine di licenze”, esordisce il titolo, riferendosi alla situazione di Massa Carrara. Oddio, e che sarà successo? Una epidemia di follia contagiosa? Morti a centinaia sulle strade? Macché! Dalla stessa lettura dell’articolo, si evince poche righe dopo che “nell’ultimo triennio sono state rilasciate 2.327 autorizzazioni” per il porto di fucile, a fronte di un numero di licenze ritirate, sempre nell’ultimo triennio, pari a “ben 41” per il porto di fucile per uso caccia. Ora, se la matematica non è un’opinione, 41 licenze su 2.327 rappresentano l’1,76 per cento. Di queste, oltretutto, per stessa ammissione della giornalista, nella maggior parte dei casi si è verificato il ritiro “per violazione delle norme specifiche in materia di caccia”, quindi per illeciti che nulla hanno a che fare con stalking o altri fenomeni di pericolosità sociale, paventati nell’articolo. Anche aggiungendo al totale delle autorizzazioni le 21 revoche del porto di fucile per Tiro a volo, si ottiene pur sempre una percentuale risibile (2,66 per cento). Come si vede, quindi, il titolo del pezzo non ha davvero nulla in comune con il contenuto e, a dire il vero, con percentuali di questo tipo davvero non si vede dove sia la notizia (vogliamo parlare di quante patenti vengono ritirate ogni anno per guida in stato di ebbrezza? Ecco, appunto, meglio di no).

Chiosa finale, la considerazione che “gli omicidi e i tentati omicidi avvenuti dal luglio scorso ad oggi sono stati causati da proiettili sparati da armi non denunciate”. E cosa c’entrano le armi non denunciate con i detentori di porto d’armi? Niente, direte voi, ma per inzuppare il pane del qualunquismo, tutto aiuta. La cosa più surreale è che, poi, gli stessi ordini dei giornalisti si interrogano da anni su come mai la gente non legga più i quotidiani…