Spuntano le vere responsabilità!

Avevano detto che era tutta colpa del “porto d’armi facile”. Invece, a mesi di distanza dal tragico eccidio commesso da Claudio Giardiello al tribunale di Milano, saltano fuori responsabilità ben diverse. E ben più gravi. Quali?

Ve lo ricordate? All'indomani della tragica strage compiuta da Claudio Giardiello il 9 aprile 2015 al tribunale di Milano, tutti si erano affrettati a dire che era tutta colpa del Porto di fucile per Tiro a volo: di quanto fosse "facile" ottenerlo e di quanto fosse scandalosa "tutta questa gente armata". Adesso, alla chetichella, stanno invece spuntando le vere responsabilità. Che sono non solo ovvie, ma anche decisamente gravi. Giardiello, insomma, riuscì a portare la pistola (regolarmente detenuta) dentro il tribunale non per "colpa" del Tav, ma perché chi doveva vigilare non lo fece. Due, al momento, sono le ipotesi: la prima, è che Giardiello avesse messo la pistola in una valigetta e l'avesse fatta passare sul nastro trasportatore del metal detector, ma la guardia preposta a osservare il contenuto tramite il monitor stesse pensando ad altro; la seconda è che Giardiello avesse l'arma addosso e sia riuscito a passare sotto la barriera del metal detector senza far allarmare le guardie, perché l'allarme del metal detector era malfunzionante e dava ormai da tempo talmente tanti "falsi positivi" da riuscire inutile. Di certo c'è, secondo la testimonianza fornita da Guido Maria Rossi, l'ingegnere preposto all'istruzione degli addetti ai varchi di controllo, che Giardiello ha effettivamente affrontato i controlli del presidio di via San Barnaba, alle 8,45 di quella sventurata mattina. Quindi non è vero che fosse passato da un accesso non vigilato riservato a magistrati e avvocati, come era stato inizialmente raccontato. Ma la cosa più grave in assoluto è proprio legata alla manutenzione del metal detector malfunzionante, mai attuata, secondo quanto starebbe emergendo dall'inchiesta, perché nessuna disposizione in tal senso era mai venuta dalla procura generale (responsabile della manutenzione), non è dato sapere se per risparmiare o per "semplice" incuria. Si prospettano, quindi, responsabilità "altolocate", perché l'unica cosa evidente di questa disgraziata vicenda è che è avvenuta perché chi doveva vigilare non lo ha fatto. Altro che Tav d'Egitto…