Abi: meno rapine in banca, rare le armi da fuoco

L’Ossif, il centro di ricerca dei bancari italiani (Abi), ha condotto un’indagine sulle rapine e la sicurezza in banca. Nel 2009 le rapine hanno fruttato 36,8 milioni. 15% in meno rispetto al 2008 (43,4 milioni). La ricerca ha evidenziato un calo del numero delle rapine e anche del bottino complessivo: nel 2009 sono stati 1.744 i colpi messi a segno agli sportelli, con un calo del 19,3% rispetto ai 2.160 compiuti nel 2008, pari a circa 35 rapine in meno al mese. Sempre magro anche il bottino med

L’Ossif, il centro di ricerca dei bancari italiani (Abi), ha condotto un’indagine sulle rapine e la sicurezza in banca. Nel 2009 le rapine hanno fruttato 36,8 milioni. 15% in meno rispetto al 2008 (43,4 milioni). La ricerca ha evidenziato un calo del numero delle rapine e anche del bottino complessivo: nel 2009 sono stati 1.744 i colpi messi a segno agli sportelli, con un calo del 19,3% rispetto ai 2.160 compiuti nel 2008, pari a circa 35 rapine in meno al mese. Sempre magro anche il bottino medio per rapina che, con circa 21 mila euro, si mantiene su livelli tra i più bassi degli ultimi dieci anni.

Lo studio ha fatto emergere anche i modi in cui i ladri vanno all’assalto delle agenzie di banca. Il momento migliore è prima dell’apertura della filiale (si ricava un bottino medio di 41mila euro) oppure nel tardo pomeriggio, dopo la chiusura al pubblico (68mila euro). Lunedì o venerdì risultano i giorni preferiti dai rapinatori: di lunedì infatti (24% dei colpi commessi), è il bottino complessivo più ricco: 27,6 milioni di euro.

I criminali agiscono sempre in pochi minuti, armati per lo più di banali taglierini. I più si accontentano di un magro bottino che, in due casi su tre, non arriva a 15mila euro. Quasi i due terzi delle rapine sono durate meno di tre minuti (62%) e nel 51% dei casi a commetterla è una coppia di malviventi. Solo nel 33% dei casi si tratta di un rapinatore solitario. Al top delle armi prescelte resta, a sorpresa, il coltellino, un banale taglierino (48%). Però sono in aumento i colpi messi a segno brandendo armi finte (4%), oppure semplicemente minacciando il bancario allo sportello (24%).

Sono quattordici le regioni dove i colpi allo sportello sono diminuiti: in Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. In aumento invece nelle restanti sei: Calabria, Lazio, Liguria, Molise, Sardegna e Toscana.

Per difendersi dai rapinatori, le banche italiane spendono ogni anno oltre 700 milioni di euro. Nel 2009 circa la metà degli investimenti è stata destinata alle strategie anti-rapina (47%) attraverso tecnologia sempre più moderna: sistemi di allarme di ultima generazione (90% delle filiali); videoregistrazione utile per identificare i malviventi (87,5%); metal detector (54%); dispositivi biometrici (7,7%); videosorveglianza (16%); vigilanza (14,5%); dispositivi ad apertura ritardata (75,5%); tracciabilità delle banconote (2,5%); erogatore automatico di banconote (17,5%).