Urban sniper al Tsn di Pavia

Il Tsn di Pavia ha organizzato l’interessante gara di tiro tattico “Urban sniper 300 m”. Quattro bersagli tipo ex ordinanza 100 m ostaggiati e posti a 300 m, da ingaggiare con 5 cartucce ciascuno nel tempo massimo di 3 minuti per serie da spararsi in posizione prona, con solo appoggio anteriore e senza colpi di prova. La squadra della guardia di finanza ha dominato

Il Tsn di Pavia ha organizzato l’interessante gara di tiro tattico “Urban sniper 300 m”. Quattro bersagli tipo ex ordinanza 100 m ostaggiati e posti a 300 m, da ingaggiare con 5 cartucce ciascuno nel tempo massimo di 3 minuti per serie da spararsi in posizione prona, con solo appoggio anteriore e senza colpi di prova. Il poligono ha comunque messo a disposizione due linee elettroniche a 300 m per la taratura delle armi prima dei turni di gara. Tre le categorie: Actual e Marksman, rispettivamente per carabine bolt-action e semiautomatiche, 10 ingrandimenti e 1 Kg di scatto nonché Open, senza limitazioni di calibro, ingrandimenti e scatto. Una gara molto tecnica, con tempi ristretti e approccio particolarmente tattico che ha messo in luce le abilità del tiratore più che dell’arma utilizzata. Il Comando regionale Lombardia della guardia di finanza ha schierato la propria squadra capitanata dal Tenente colonnello Giuseppe Molorolo e composta da istruttori di tiro lombardi che, nell’occasione, hanno dato prova di grande concretezza. Matteo Cagossi, appuntanto scelto della Gdf, ha conquistato il primo posto nella Open e nella Actual, mentre la categoria Marksman è stata aggiudicata da Fulvio Festari del Tsn di Alessandria. Gli altri finanzieri sul podio sono stati Glauco Di Marzio, terzo nella Actual, e Giuseppe Molorolo, terzo nella Marksman.

 

In foto: Il Comando regionale Lombardia della guardia di finanza ha messo in campo una propria squadra di tiro. Da sinistra luogotenente Claudio Di Marzo, tenente colonnello Giuseppe Molorolo, il presidente sezionale Enrico Menna, il maresciallo capo Fabio Sacchetti e l’appuntato scelto Matteo Cagossi.