Uk: ministri preoccupati, le banche woke non investono nella Difesa

I ministri britannici delle città, Andrew Griffiths, e della Difesa, James Cartlidge, hanno inviato una lettera al quotidiano inglese Mail on Sunday nella quale hanno sottolineato che la cosiddetta finanza “woke” e in particolare la finanza cosiddetta etica che investe nei settori Esg (investimenti responsabili nell’industria sostenibile, nella de-carbonizzazione delle fonti energetiche e così via) stia disincentivando gli investitori istituzionali dal finanziare le industrie della Difesa, come Bae systems.

I due ministri hanno dichiarato senza mezzi termini “perverso” questo orientamento, dichiarando che “La pace ha bisogno di difesa e la Difesa ha bisogno di una base industriale. È perverso che mentre la guerra infuria alle nostre porte continentali ci sia un universo parallelo nel quale il settore della Difesa viene evitato. C’è un preoccupante malinteso tra le preferenze degli investitori e il settore della Difesa”.

Le dichiarazioni dei ministri hanno preso lo spunto dalla polemica sulla cancellazione del conto bancario Coutts del leader nazionalista Nigel Farage (fatto che ha portato alle dimissioni dell’amministratore delegato della banca controllante), dopo che è emerso che Farage era stato “debanked” a causa delle sue opinioni politiche. Il paragone è stato evidenziato dai due ministri: “è sbagliato per gli investitori de finanziare una industria che protegge la pace e la democrazia da minacce come Putin, come lo è per una banca cancellare i propri clienti sulla base delle loro legittime opinioni politiche. Il ruolo centrale delle istituzioni finanziarie è quello di aiutare le persone a risparmiare, accedere al credito e investire”.