Taser no! Anzi, sì…

Il governo autorizza un nuovo regolamento per l’adozione dello strumento a impulsi elettrici, dopo il parere positivo del consiglio di Stato. Ma la procedura per la nuova gara di affidamento durerà almeno un anno

Polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza dovranno aspettare (almeno) un altro anno per ottenere che nella propria dotazione entri a far parte anche il Taser, lo strumento a impulsi elettrici. Avviata nel 2018 la sperimentazione sul territorio con esiti positivi, il nuovo bando si è reso necessario dopo che lo scorso 7 luglio la commissione aggiudicatrice del dipartimento di pubblica sicurezza aveva escluso la società che si era aggiudicata la gara per “difetto dei requisiti minimi previsti dal capitolato tecnico”. Per questo motivo, il 23 luglio scorso, il ministero dell’Interno, alla scadenza del contratto di noleggio, aveva deciso di ritirare i Taser nel frattempo assegnati alle forze di polizia per la sperimentazione.

Il nuovo bando di gara ha un valore di oltre dieci milioni di euro e prevede la fornitura di quasi cinque mila Taser, completi di accessori come fondine, cartucce addestrative e operative, batterie, cavi per il download delle informazioni, formazione, garanzia e assistenza. Alla polizia di Stato andranno oltre 1.500 Taser, ai carabinieri più di 2.000 e alla guardia di finanza oltre 250 esemplari. Il consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha così approvato il dpr (decreto del presidente della Repubblica) di modifica di dotazione delle armi della polizia di Stato, amministrazione civile, per introdurre appunto quella elettrica. I carabinieri e la gdf, invece, poiché militari, potranno aggiornare autonomamente i loro regolamenti interni. Tra i requisiti della “capacità professionale e tecnica” richiesta dal bando ci deve essere l’aver “eseguito nel medesimo settore almeno tre forniture o in settori analoghi, negli ultimi tre anni”. Le procedure per l’acquisizione della “pistola elettrica” sembrano, dunque, nella fase finale, ma le forze dell’ordine coinvolte dovranno attendere ancora almeno un anno, nonostante la lunga sperimentazione, dal 5 settembre 2018 al 5 giugno 2019, con le forze di polizia di dodici città (Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia, Brindisi, Genova) coinvolte. Il Taser è stato utilizzato 60 volte: 46 dagli uomini della polizia di Stato, 11 dai carabinieri, 3 volte dalla guardia di finanza. Lo stesso Franco Gabrielli, direttore generale ps, ritenne “buoni i risultati ottenuti, anche grazie all’intelligente utilizzo fatto dai nostri operatori”.