Striscia torna sul Porto d’armi. Ma stavolta…

Luca Abete, l’inviato partenopeo di Striscia la notizia, è tornato a occuparsi di armi, dopo il servizio andato in onda qualche settimana fa sulla vendita “allegra” di cartucce da parte di alcune armerie del Casertano. Questa volta, però, il caso sembra essere costruito sul nulla

Luca Abete, l’inviato partenopeo di Striscia la notizia, è tornato a occuparsi di armi, dopo il servizio andato in onda qualche settimana fa sulla vendita “allegra” di cartucce da parte di alcune armerie del Casertano. Questa volta, però, il caso sembra essere costruito sul nulla: in base a una segnalazione, infatti, Abete verifica che in un’armeria del capoluogo campano vengono effettuate le visite mediche per il rilascio del Porto d’armi, da parte di un ufficiale sanitario. Partendo dall’unico elemento concreto, cioé che il locale attiguo all’armeria non è abilitato a fungere da ambulatorio, Abete “condisce” tutta la questione con assurde considerazioni, accusando il medico competente di rilasci “troppo facili” dei certificati medici a eventuali “trafficanti di armi” o “criminali”. Indicazione rafforzata dall’anomimo segnalatore, secondo cui questi certificati consentirebbero a “chiunque, anche pregiudicati” di ottenere armi “da rivendere sul mercato nero”. Stupisce che l’inviato di Striscia, di solito così documentato, non abbia minimamente preso in considerazione il fatto che la concessione del Porto d’armi è una procedura complessa che coinvolge più organi. Tra i quali, l’autorità di ps, che non si capisce come potrebbe concedere un Porto d’armi a un pregiudicato, anche munito del famigerato certificato medico. Abete, poi, ha dapprima dichiarato che il medico avrebbe rilasciato i certificati ai richiedenti sulla base dei soli documenti presentati, salvo poi smentire se stesso mostrando che la visita veniva invece effettuata. Visita che, naturalmente, è stata comunque criticata e giudicata insufficiente. A questo punto, speriamo almeno per par condicio che il buon Abete faccia un salto anche nelle autoscuole… 

 

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