Sig Pro Sp 2340 calibro .40 S.&W.

Le pistole della Sig arms godono da lungo tempo di una reputazione costruita su precisione, qualità e affidabilità eccezionali. L’adozione presso forze armate, polizie e reparti speciali di tutto il mondo, danno la misura del successo raggiunto. Nel 1988, la Sig Sauer P226 calibro 9 mm venne prescelta dall’Fbi dopo attente valutazioni. Nel 1991 venne aggiunto un ulteriore lotto per dotare i famosi field special agent dell… [

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] Le pistole della Sig arms godono da lungo tempo di una reputazione costruita su precisione, qualità e affidabilità eccezionali. L’adozione presso forze armate, polizie e reparti speciali di tutto il mondo, danno la misura del successo raggiunto. Nel 1988, la Sig Sauer P226 calibro 9 mm venne prescelta dall’Fbi dopo attente valutazioni. Nel 1991 venne aggiunto un ulteriore lotto per dotare i famosi field special agent dello stesso ente. Nel frattempo, l’Us army adottò ufficialmente la Sig P228/9 per i servizi investigativi della polizia militare, con la denominazione M11 compact 9 mm pistol. Il ministero della difesa inglese, l’esercito e la marina neozelandese hanno recentemente ordinato lotti di P226 e P228. L’azienda svizzera aveva però una lacuna da colmare: era tra le ultime case a non avere ancora prodotto una pistola con fusto in polimeri. L’attesa è stata premiata con una realizzazione veramente innovativa. Nel giugno scorso è avvenuta la presentazione della nuova serie Sig Pro, con la pistola Sp 2340 in calibro .40 S.&W. e .357 Sig, mentre la Sp2009, in 9 mm parabellum, è attesa per i primi mesi del 1999. La nuova arma si presenta come uno dei migliori esempi nella produzione delle pistole in polimero, con interessanti caratteristiche di concetto modulare: impugnatura intercambiabile con differente spessore e grip, guide frontali per ospitare puntatori laser e altri accessori, meccanismo di scatto facilmente estraibile dal fusto e modificabile da Azione mista in sola Doppia azione. Inoltre, con la sola sostituzione della canna, si converte l’arma da un calibro all’altro (solo per la Sp 2340) senza neppure cambiare il caricatore e la molla di recupero. Appare evidente come la Sig Pro non sia la solita aggiunta di un fusto polimerico a un’arma con necessità di aggiornarsi il look. L’adozione del fusto in materia plastica, permettendo costi di produzione inferiori, consente alla Sp 2340 di presentarsi al mercato come un prodotto di alta qualità a un prezzo competitivo. Il carrello in acciaio al carbonio, realizzato dal pieno con macchine a controllo numerico, è opera della succursale Sig arms di Exeter, negli Usa. Esteticamente denota il classico family feeling delle Sig, ma gli intagli di presa del carrello, di generose proporzioni e buona angolatura, sono di nuovo design. la finitura è nera antiriflesso. Gli organi di mira, del tipo registrabile con incastri a coda di rondine, sono sostituibili (con 7 possibilità di incremento in altezza per la tacca e 6 per il mirino). La tacca è dotata di un efficace riferimento bianco alla base dell’apertura e il mirino del classico pallino bianco. Si possono montare anche mire al trizio. La canna in acciaio al carbonio, lunga 98 mm, colloca la Sig nella categoria delle medio-compatte, ed è realizzata per martellatura dalla Sig Sauer di Eckenforde in Germania. Il fusto, di colore nero, è in tecnopolimero Weidmann ad alta resistenza e viene fornito dalla Sig arms di Neuhausen in Svizzera, mentre l’assemblaggio finale può essere effettuato, a seconda delle necessità, in ognuno dei tre stabilimenti della Sig arms. Il fusto, dalla linea semplice e filante, presenta una zigrinatura per aumentare il grip nella parte anteriore dell’impugnatura e anche nella parte frontale del ponticello del grilletto, le due guide per gli eventuali accessori sono posizionate nella parte inferiore del fusto (e non sui lati, come nel caso di Walther P99, Glock e H&K Usp). In mezzo alle guide è presente un inserto metallico recante il numero di matricola. Altra novità, dal punto di vista tecnico, è l’adozione di due sole leve sul lato sinistro dell’arma: la leva abbatticane è nella consueta posizione, mentre il classico chiavistello di smontaggio funge anche da leva dell’hold open. Il pulsante di sgancio del caricatore (reversibile) ha assunto una forma triangolare ed è situato dietro il grilletto, alla base del ponticello. La canna adotta nuovamente il collaudatissimo sistema di chiusura Browning modificato con asola chiusa (reminiscenza della famosa Sig P210). La molla di recupero è di tipo piatto e perfettamente identica, per carico, in entrambi i calibri. Infine, anche l’asta guidamolla è in polimero. Di notevole interesse è il gruppo di scatto, di tipo misto. Può essere proposto in Singola e Doppia azione, ma è possibile sostituirlo rapidamente con un altro modulo di scatto in sola Doppia azione (Dao). Ciò permette di rendere l’arma veramente adattabile alle differenti esigenze dei singoli utilizzatori. Il sopracitato modulo è di disegno particolare e comprende: molla del cane, meccanismi di scatto, cane, espulsore, leva abbatticane e arresto del cane (durante l’abbattimento il cane viene intercettato da un arresto che gli impedisce di battere sulla testa del percussore, il quale comunque, essendo bloccato dalla sicura automatica, rimarrebbe inattivo). Il modulo è assicurato a incastro sul dorso dell’impugnatura e fermato tramite due spine passanti. Il suo chassis incorpora, inoltre, nella parte superiore, due alette che svolgono la funzione di guide posteriori del carrello. Le guide anteriori sono ricavate nel blocchetto di chiusura, in acciaio, trattenuto nel fusto da una spina e dal chiavistello di smontaggio. Le guancette avvolgenti sono in plastica nera con superfici antiscivolo, facilmente sostituibili con altre, opzionali, in gomma liscia più morbida e di maggiore spessore, adatte alle mani più grandi. Si smontano agevolmente tramite una finestra quadrata presente all’interno del vano nel quale alloggia il caricatore, sul lato del dorso. Premendo con un dito all’interno del riquadro, si libera il fermo delle guancette, facendole scivolare verso il basso, lungo le guide ricavate nel fusto. Il caricatore metallico è di tipo prismatico e bifilare, dotato di uno sperone plastico per l’appoggio del dito. La Sp 2340 ha una capacità di 12 colpi, mentre la Sp 2009 può contenerne 15. L’arma si presenta con accoppiamenti meccanici “svizzeri” molto stretti, è finita con accuratezza, spigolosa come look, ma al tatto non presenta superfici con angoli vivi. La Sig Pro è una pistola semiautomatica con chiusura geometrica sistema Browning modificato. La chiusura è data dal contrasto tra la spalla superiore della culatta e la finestra di espulsione. All’atto dello sparo la slitta e la canna restano solidali e retrocedono per alcuni millimetri, poi la camma chiusa, impegnata dal piolo di smontaggio, fa abbassare la canna e provoca l’apertura. L’estrattore a unghia, posto sul lato destro, all’interno del carrello, aggancia il rim del bossolo sfilandolo fino a fargli incontrare l’espulsore che lo proietta all’esterno della finestra. Il carrello, esaurita la corsa retrograda, riceve la spinta della molla di recupero e ritorna nella sua posizione originale ricamerando, durante la corsa, un’altra cartuccia. Le sicure sono tre: blocco automatico al percussore (che viene liberato solo completando la trazione sul grilletto), sicura al cane, che ne arresta la caduta in caso scivolasse accidentamente durante l’armamento manauale (funziona anche usando la leva abbatticane) e, infine, la leva di disarmo del cane. Le Sig Pro 2340 sono state provate in entrambi i calibri, grazie alla disponibilità della Sig arms di Neuhausen, in poligono aperto sulla distanza di 25 metri su sagome police. L’arma ha un’ottima impugnabilità anche con le guancette in plastica, i comandi sono accessibili, il pulsante di sgancio del caricatore è facilmente azionabile. La Sig si allinea al bersaglio istintivamente, evidenziando uno studio ergonomico accurato. Le mire, proporzionate e con i riferimenti bianchi, consentono di traguardare il bersaglio chiaramente. La Sp 2340 in .40S.&W. pesa 765 grammi scarica e circa un chilogrammo carica. La versione in .357 Sig pesa circa 10 grammi in più. La superficie del grilletto è ampia e liscia, lo scatto della Singola azione è intorno ai 3.000 grammi con una corsa abbastanza lunga e con un rilascio netto e senza collasso. In Doppia azione ha una trazione lunga, ma costante e fluida, con uno sforzo richiesto intorno ai 6.000 grammi. La versione in .357 Sig si è dimostrata più nervosa, ma sempre gestibile. [

] L’articolo completo, con molte più foto, lo trovate su Armi e Tiro di dicembre 1998. [

] Produttore: Sigarms, Industrieplatz, Ch-8212 Neuhausen am Rheinfall, Svizzera, 0041526746565, fax 0041526746418 Distributore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Oraq (Bz), tel. 0471803000, fax 0471810899, www.bignami.it Tipo: pistola semiautomatica Modello: Sig Pro Sp 2340 Calibro: .40 S.&W. e .357 Sig Funzionamento: chiusura geometrica sistema Browning modificato Canna: 98 mm Alimentazione: caricatore prismatico bifilare Numero colpi: 12 Scatto: Azione mista (disponibile sola Doppia azione) Materiali: acciaio al carbonio, fusto in polimeri Impugnatura: guancette avvolgenti in plastica (opzionali maggiorate) Mire: tacca di mira e mirino innestati a coda di rondine e sostituibili Percussione: cane esterno Sicure: automatica al percussore, arresto del cane, leva abbatticane Peso: 765 grammi Prezzo: 841 euro, Iva inclusa