Scelto il successore dell’Hummer

Si chiama Oshkosh L-Atv ed è più pesante e protetto del predecessore Humvee. Ha protezione sottoscocca e laterale e costa 250 mila dollari nella versione base. Prima fornitura di 17 mila veicoli…

Lo scorso 15 agosto l’Us Army ha dichiarato vincitore del concorso Jltv (Joint light tactical vehicle) l’Oshkosh L-Atv (Light combat tactical all-terrain vehicle). Il programma congiunto Jltv (Us Army, Ussocom e Marines) era volto a trovare il successore dell’Am General Hmmwv, noto come “Humvee” tra i militari e “Hummer” nel mondo civile. Il programma Jltv inizia ufficialmente nel 2006 e ha visto come finalisti oltre all’Oshkosh L-Atv, il Lockheed Martin Jltv e l’Am General Brv-o: quest'ultima azienda tra l’altro, era la produttrice del precedente Humvee e seppur sconfitta, risulta pur sempre fornitrice del motore Duramax V8 turbodiesel da 6,6 litri, utilizzato dall’Oshkosh.

Il nuovo Oshkosh L-Atv offre adesso protezione sottoscocca e laterale, similare a quella del più pesante Oshkosh M-Atv (nella categoria Mrap) ma con peso inferiore e manovrabilità decisamente superiori, tanto da poter essere trasportato tramite gancio baricentrico dai Ch-47 Chinook e Ch-53. L’Oshkosh L-Atv è lungo 6,25 metri e largo 2,50, con un peso stimato intorno alle 6,4 tonnellate (ma che può appesantirsi a seconda delle versioni e allestimenti protettivi adottati, kit A/B), ha una velocità massima di 112 chilometri/ora con autonomia di 485 chilometri; sono previste tre versioni base: Gp (General purpose) per utilizzo generale, 4 posti; Ccwc versione armata a 4 posti; Utl (Utility) a 2 posti, in configurazione pick-up.

Il primo contratto del valore di 6,5 miliardi di dollari, riguarda la fornitura iniziale di 16.901 mezzi con un totale potenziale di 53.582 veicoli ma, senza contare eventuali ulteriori implementazioni da parte di altre forze armate americane e alleate. Il costo unitario si aggira intorno ai 250 mila dollari, ma le versioni armate o con kit aggiuntivi di protezione possono arrivare a costare tra i 400 e i 560 mila dollari. (Claudio Bigatti)