Rugiero nuovo commissario della Uits

Il colonnello Igino Rugiero nominato con decreto dal ministero della Difesa. Ora resta da capire se il 23 novembre saranno confermate le elezioni per il nuovo presidente o se il commissario guiderà l’Unione per un anno

Adesso è ufficiale. Il colonnello Igino Rugiero è il nuovo commissario straordinario dell’Unione italiana Tiro a segno. La notizia che il sito armietiro.it aveva anticipato il 30 ottobre trova ora riscontro con il decreto di nomina (leggi il pdf allegato) pubblicato dall’ufficio legislativo del ministero della Difesa e controfirmato dallo stesso ministro, Lorenzo Guerini. Il commissario “è nominato”, decreta il ministero della Difesa, “fino alla nomina del presidente dell’ente e comunque per non oltre un anno. Esercita i poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria e il suo incarico è svolto a titolo gratuito”.

Da capire, a questo punto, il ruolo del colonnello Igino Rugiero, che alle spalle vanta una lunga esperienza al servizio del Cerimoniale della presidenza della Repubblica e come capo della segreteria generale dell’ufficio Affari militari e del consiglio supremo di difesa presso il palazzo del Quirinale: dovrà “semplicemente” traghettare l’Uits prima e dopo le elezioni che il suo predecessore, Francesco Soro, aveva fissato per il 23 novembre prossimo oppure tra “i suoi poteri di amministrazione straordinaria” rientra anche la facoltà di annullare l’assemblea elettorale per poi guidare l’Uits fino alla conclusione del quadriennio olimpico (nel 2020 l’appuntamento con i Giochi di Tokyo) e indire le elezioni che seguano il normale andamento delle altre federazioni del Coni?

A tutt’oggi, infatti, una delle ipotesi sul tavolo, e mai smentita né dalla stessa Uits né tantomeno dal ministero vigilante, la Difesa, è che il 23 novembre possano effettivamente svolgersi le elezioni, ma che il presidente e i consiglieri eletti resterebbero in carica per meno di un anno, fino cioè a quelle elezioni che, dopo Tokyo, rimetterebbero gli organi dell’Uits in linea con le disposizioni del Coni.

Una situazione ingarbugliata, che rende ancora più debole una federazione che da più di due anni è paralizzata nelle sabbie mobili di un commissariamento caratterizzato da molte ombre e da nessuna luce. Una situazione che lascia sgomenti e che lascia senza risposta un quesito: possibile che il mondo del Tiro a segno nazionale non riesca a esprimere un candidato nuovo, credibile, autorevole e in linea con le nuove sfide, a cui è chiamata a rispondere una federazione “anomala”, ma che vanta migliaia di tesserati grazie alla rete sul territorio dei Tsn?