Rossetti domina lo Skeet

Vince l’oro olimpico a mani basse il giovanissimo “figlio d’arte”: nessun errore in questa seconda, fantastica giornata di gara. Lo Skeet è affare tutto italiano!
Gabriele Rossetti si "fuma" tutti gli 8 doppietti, mentre Svensson sbaglia l'ultimo. Il ventunenne pistoiese figlio d'arte si laurea campione olimpico al debutto. E il direttore tecnico Andrea Benelli si esprime nel secondo abbraccio da oro olimpico in due giorni. Lo Skeet è affare suo, dei nostri atleti e del sistema sportivo italiano. 
Oggi Rossetti ha fatto una gara perfetta, due "pieni" 25/25, 12 piattelli di spareggio per entrare in semifinale, il 16/16 della semifinale e l'ultimo 16 della finalissima. Oggi Rossetti (fiamme oro) ha salvato una gara messa in seria difficoltà ieri dal vento e da un 22 e un 24. Con 121/125 Rossetti ha dovuto giocarsi l'ingresso in semifinale, riuscendovi insieme con Hansen al dodicesimo piattello di spareggio. Fuori restano i francesi Eric Delaunay e Anthony Terras e l'indiano Mairaj Ahmad Khan. Luigi Lodde non riesce a qualificarsi con 116/125.
In semifinale il danese Jesper Hansen sbaglia il terzo piattello e anche Abdullah Alrashidi e Stefan Nilsson. Poi pochi errori in totale, nessuno per Gabriele Rossetti e Marcus Svensson. Invece occorre uno spareggio a tre per Alrashidi, tre volte campione mondiale, per disputare la finale con l'ucraino Mikola Milchev. Quest'ultimo sbaglia due piattelli e il kuwaitiano, atleta olimpico indipendente, vince il bronzo salutato da un pubblico che è tutto per lui