Pietro Fiocchi: reagire uniti e con forza

L’europarlamentare Pietro Fiocchi ha inviato un comunicato ai presidente delle associazioni venatorie, in merito al disegno di legge Tutela animali in Senato: “pone ognuno di noi davanti alla realtà”

L’europarlamentare Pietro Fiocchi, da sempre fortemente impegnato per la difesa dei diritti dei cacciatori, ha inviato una lettera ai presidenti delle associazioni venatorie, nel quale commenta i contenuti del ddl Tutela animali in Senato ed esorta a reagire.

“Il disegni di legge Senato n. 1078, cosiddetto “tutela animali” pone ognuno di noi davanti alla realtà e ci impone di porre in atto iniziative congiunte, ciascuno per il proprio ruolo e responsabilità.

Mai come ora, davanti alla volontà politica del Movimento 5 stelle, sostenuta da frange della sinistra anticaccia che ha scoperto le carte e manifestato in modo conclamato le proprie intenzioni, bisogna reagire uniti e con forza.

Oltre alla caccia e la pesca, vi sono altre categorie coinvolte da questo disegno di legge che sotto l’egida della tutela degli animali, in modo strumentale, surrettizio e strisciante, nel merito lancia un attacco diretto al cuore della passione venatoria.

Penso di trovarvi tutti d’accordo e uniti nel far quadrato ed impedire questo progetto, attraverso un piano d’azione che veda compatte tutte le associazioni di categoria a partire da quelle venatorie maggiormente rappresentative, riconosciute e non.

Dopo aver intercettato il ddl 1078, contenente la trama di rendere impraticabile la caccia nel nostro Paese, ho già elaborato numerosi emendamenti che saranno presentati dai miei colleghi di partito componenti la commissione giustizia del Senato, ho altresì coinvolto autorevoli esponenti del centro destra e di altre componenti politiche al fine di contrastare l’iter di approvazione in Commissione. Continuerà ad impegnarmi, nonostante la materia sia di competenza del legislatore nazionale, cioè di Senato e camera dei deputati, in quanto come cittadino cacciatore, proveniente da una famiglia di cacciatori da cinque generazioni, non posso essere insensibile e stare ad assistere alla fine ingloriosa dell’arte venatoria.

Sono a completa disposizione in ordine a qualsiasi vostra iniziativa a tutela della caccia che riterrete più congrua e opportuna di organizzare”.