Pacchetto sicurezza, via libera del governo

Dopo lo stop della settimana scorsa, il consiglio dei ministri ha approvato il pacchetto sicurezza: cinque disegni di legge da presentare in parlamento, nella speranza di una sollecita approvazione anche con l’apporto dell’opposizione. Introdotta una nuova fattispecie di reato, l’utilizzo di minori per accattonaggio, punita con la reclusione fino a 3 anni. Più poteri ai sindaci, che potranno adottare provvedimenti urgenti in relazione a pericoli per la sicurezza ur… Dopo lo stop della settimana scorsa, il consiglio dei ministri ha approvato il pacchetto sicurezza: cinque disegni di legge da presentare in parlamento, nella speranza di una sollecita approvazione anche con l’apporto dell’opposizione. Introdotta una nuova fattispecie di reato, l’utilizzo di minori per accattonaggio, punita con la reclusione fino a 3 anni. Più poteri ai sindaci, che potranno adottare provvedimenti urgenti in relazione a pericoli per la sicurezza urbana e avranno un più stretto rapporto di collaborazione con i prefetti. Questi ultimi avranno potere di allontanare dal territorio nazionale i cittadini comunitari, per motivi di pubblica sicurezza. L’eventuale reingresso è trasformato da contravvenzione in delitto e punito con la reclusione fino a 3 anni. Provvedimenti anche per i tifosi violenti: chi, nei luoghi delle partite, è trovato in possesso di razzi, bengala, petardi e bastoni è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da mille a 5 mila euro. Chiunque, alla guida di un veicolo sotto l’effetto di alcool o droghe, provoca un omicidio colposo è punito con la reclusione da tre a dieci anni e, nel caso di omicidio o lesioni di più persone, è sempre disposta la confisca del mezzo. Esclusa la possibilità di sospensione dell’esecuzione della pena per i reati che provocano allarme sociale, come omicidio, rapina, estorsione, incendio boschivo e violenza sessuale, per tutti i reati per i quali è previsto l’arresto in flagranza si prevede la possibilità di applicare misure cautelari nel caso di pericolo concreto e attuale di loro commissione, anche se si procede per altro titolo di reato.