Novità non lethal: il Bola wrap sbarca in Italia

Una promettente risorsa per gli operatori della sicurezza, che consente di immobilizzare un soggetto senza danni: la procedura di omologazione sarà lunga, ma le potenzialità sono notevoli

nel mondo degli strumenti non-lethal, che poi rispondono alle esigenze operative presentate da un numero di situazioni enorme, fa la sua comparsa in Italia il Bola wrap, presentato due anni fa dalla statunitense Wrap technologies e che già oggi fa parte delle dotazioni di 120 corpi di polizia negli Usa: si tratta di un dispositivo di contenimento “da remoto”, definito anche come una sorta di “manette a distanza”, consistente in un laccio di Kevlar lungo 2,5 metri, che viene proiettato verso le gambe o il tronco del soggetto con l’effetto di arrotolarvisi e, di fatto, ottenere una legatura efficace, che ne impedisce qualsiasi ulteriore movimento. Un laser verde guida la mira. Il laccio viene lanciato grazie alla carica di una cartuccia calibro .380 a salve, che garantisce la proiezione del “bola” alla velocità di oltre 150 metri al secondo, a una distanza utile che varia tra i 3 e gli 8 metri.

È sempre più evidente come gli operatori della sicurezza non possano essere lasciati a gestire scenari complessi privi di idonei strumenti di tutela (propria e altrui) fino al limite estremo dell’arma da fuoco. Oltre alle esigenze operative di limitare la capacità di movimento di uno o più soggetti senza causare loro danni, va anche considerata l’importanza del non-lethal come risposta a esigenze di proporzionalità dell’intervento espresse sia dall’opinione pubblica (sempre pronta ad addossare al comparto sicurezza responsabilità a priori), sia degli operatori stessi, a tutela del loro operato e della loro immagine.

La ricerca e la sperimentazione stanno facendo passi da gigante proprio in questa direzione e l’italiana Defconservices, trainata dalla determinazione della titolare Danila Maffei, importerà in esclusiva Bola wrap in Italia. La via dell’adozione in Italia ovviamente è ancora lunga, basti pensare alla recente esperienza Taser per le forze dell’ordine e all’iter normativo di adozione di spray al capsicum e mazzetta distanziatrice per le polizie locali. Intanto il Bola wrap, già in corso di impiego sperimentale nel Regno unito, passerà dal Banco di prova nazionale a brevissimo, per escludere in radice la sua natura di “arma” come avvenne per i primi modelli di spray al capsicum che arrivarono dagli Usa. Nel frattempo, l’interesse da parte di numerosi reparti è già altissimo, nell’attesa di potersi dotare dello strumento di risposta efficace di un numero di situazioni davvero infinito.