Lollobrigida chiede ad Amidei di ritirare il ddl sulla 157/92

“Ho chiesto al senatore Amidei di ritirare la sua proposta di legge, mai concordata con il governo”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobrigida, riferendosi al ddl 779 oggetto, in queste ore, di forti polemiche. “Senza entrare nel merito dei temi trattati, ritengo evidente sia necessario evitare ogni polemica derivante da proposte individuali che non rientrino in un riordino complessivo e omogeneo in chiave europea dell’attività venatoria. Le polemiche strumentali e artificiose prodotte da azioni di questa natura ritengo inquinino un dibattito finalizzato a garantire le attività legali esercitate da liberi cittadini, compresa quella in oggetto”.

“Su richiesta del ministro Lollobrigida, ho ritirato la proposta di legge a mia firma. La proposta ambiva ad una omogeneità normativa delle regole applicate alla attività venatoria in ambito europeo. Purtroppo come sempre, senza entrare nel merito, è divenuto sterile argomento di polemica e il tema dovrà essere più opportunamente trattato in un quadro di revisione complessiva della materia”, ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia, Bartolomeo Amidei. 

Il ritiro del provvedimento è stato commentato anche dal presidente Federcaccia, Massimo Buconi: “Non è alimentando polemiche e fornendo argomenti agli oppositori dell’attività venatoria che si fa il bene della caccia e dei cacciatori. Bene ha fatto il ministro Lollobrigida, che ringrazio, a chiarire la posizione del Governo su un tema delicato come quello della riforma della 157/92, che in queste ultime ore – forse pretestuosamente, ma sicuramente in maniera efficace per colpire tutta la nostra categoria e la nostra attività – era stato posto al centro delle cronache. Da anni Federcaccia da sola e con le altre associazioni venatorie lavora costantemente per un doveroso e necessario aggiornamento dell’attuale normativa – ha proseguito Buconi – e creare polemiche con l’unico risultato di compattare tutte le sigle e le forze politiche che ci si oppongono serve solo non a chi cerca risultati concreti per la caccia, ma persegue altri fini, sicuramente legittimi, ma non certo a beneficio del mondo venatorio. Continueremo il nostro impegno perseguendo l’obbiettivo di una riforma condivisa e condivisibile, basata su punti concreti e argomentazioni solide, che senza dare adito a strumentalizzazioni né fornire ai nostri detrattori il modo di utilizzare i soliti argomenti emotivi per sollevare la società contro di noi, consenta una pratica venatoria sostenibile, soddisfacente e al passo con i tempi e la scienza, sgombra da ideologie e posizioni vecchie di decenni. Per questo non possiamo che essere d’accordo con quanto espresso dal Ministro Lollobrigida”.