L’industria della caccia in Sudafrica

L’attività venatoria, in Sudafrica, costituisce una voce importante dell’economia nazionale. Le statistiche delle compagnie aeree dicono che ogni anno sono tra i sei e i settemila i cacciatori che arrivano nel Paese per i safari, per un giro d’affari stimato tra i 200 e gli 800 milioni di rand (tra i 22 e i 90 milioni di euro). Il fatto è che si tratta di un’attività svolta quasi esclusivamente da piccoli proprietari terrieri bianchi, mentre il coinvolgimento dei … L’attività venatoria, in Sudafrica, costituisce una voce importante dell’economia nazionale. Le statistiche delle compagnie aeree dicono che ogni anno sono tra i sei e i settemila i cacciatori che arrivano nel Paese per i safari, per un giro d’affari stimato tra i 200 e gli 800 milioni di rand (tra i 22 e i 90 milioni di euro). Il fatto è che si tratta di un’attività svolta quasi esclusivamente da piccoli proprietari terrieri bianchi, mentre il coinvolgimento dei neri è trascurabile. Per riequilibrare questa situazione, il ministero degli affari ambientali e del turismo, in collaborazione con l’associazione dei professional hunter del Sudafrica (Phasa) e del Safari club international, organizza corsi di specializzazione per professional hunter, scuoiatori e manager di settore riservati alle persone di colore. L’associazione dei professional hunters sta portando avanti un dialogo, inoltre, per incrementare le concessioni venatorie sul suolo pubblico.