L’eolico si trasforma… l’ambiente ringrazia

L’eolico viene spacciato come il miglior sistema per ottenere energia dall’ambiente senza avere problemi di emissioni nocive. Tutte le associazioni “green” lo sponsorizzano a piene mani, invogliando amministratori locali e regioni intere a seminare il nostro territorio di torri ed eliche, che si spingono anche fino al mare aperto. Per quanto riguarda, in particolare, gli impianti collocati in mezzo al mare, l’invasione dei fondali e delle acque litoranee con cavi, ancoraggi, tiranti, galleggianti eccetera secondo alcuni studiosi costituirebbe un intralcio e un pericolo per grosse specie di pesci o mammiferi quali balene di vario tipo, tonni, delfini eccetera. Per gli impianti, invece, posti sul territorio è ormai assodato l’enorme impatto paesaggistico negativo ma soprattutto, come attestano molti studi in proposito, la devastazione territoriale per metterli in atto, farne manutenzione e ancor di più la letalità nei confronti degli uccelli migratori con migliaia di vittime ogni anno, al quale si aggiunge il problema degli infrasuoni, onde sonore con bassa frequenza di vibrazione generate dal funzionamento dell’impianto, non udibili dall’orecchio umano ma che disturbano molto uccelli e pipistrelli. Insomma, tra le fonti rinnovabili l’eolico sarebbe, in realtà, il meno eco-friendly.

Una rivoluzione positiva è stata, tuttavia, annunciata in Spagna: una innovativa start-up, Vortex Bladeless, ha studiato e messo a punto una turbina eolica che funziona senza pale, risolvendo così molti dei problemi. Il sistema è formato da un cilindro di circa 3 metri di altezza, posto verticalmente e assicurato da un cavo elastico. L’azione del vento, passando attraverso tubazioni interne con diametri diversi, provoca la vibrazione del cilindro: all’interno un alternatore cattura le vibrazioni e le trasforma da movimento meccanico in corrente elettrica. Il vantaggio è molto evidente: assenza di pale, per cui innocua per uccelli e, oltretutto, con un impatto visivo sull’ambiente enormemente inferiore. L’impianto, inoltre, non entra in interferenza con altri cilindri simili messi anche a pochissima distanza, al contrario delle pale eoliche che debbono per forza essere tenute una lontana dall’altra. Questo tipo di turbine è già stato approvato dall’ente norvegese per l’energia, che ha inserito oltretutto questa start-up tra le dieci più innovative di questo settore. Adesso si sta lavorando sulle dimensioni: si stanno cercando partner industriali per realizzare cilindri più grandi, perché un impianto alto circa 140 metri, dimensioni a cui sono arrivate le stesse pale eoliche, produrrebbe energia con una potenza di 1 MW.