L’eccellenza armiera italiana guarda alla Russia

Il settore armiero bresciano punta sulla Russia per confermare l’exploit straordinario dello scorso anno e guardare con fiducia al 2014. L’obiettivo è quello di arrivare ai 10 milioni di euro di ricavi dalle esportazioni nell’anno corrente, alla luce di un andamento che sta sostanzialmente confermando i volumi del 2012. A Mosca, nel centro fieristico «Gostiny Dvor», situato proprio nei pressi della mitica piazza rossa della capitale russa, si inaugura Arms & Hunting, la fiera del settore delle armi sportive

 Il settore armiero bresciano punta sulla Russia per confermare l'exploit straordinario dello scorso anno e guardare con fiducia al 2014. L'obiettivo è quello di arrivare ai 10 milioni di euro di ricavi dalle esportazioni nell'anno corrente, alla luce di un andamento che sta sostanzialmente confermando i volumi del 2012. A Mosca, nel centro fieristico «Gostiny Dvor», situato proprio nei pressi della mitica piazza rossa della capitale russa, si inaugura Arms & Hunting, la fiera del settore delle armi sportive e della caccia che rimarrà attiva fino a domenica. Un appuntamento – caratterizzato soprattutto dalla qualificata presenza dei buyer di settore – che apre la stagione delle fiere del mercato armiero che culminerà proprio a Brescia con l'Exa del 2014 che si terrà nella prima settimana di aprile. L'obiettivo è quello di confermare l'exploit dello scorso anno, quando l'export armiero verso la sola Russia ha fatto registrare un incremento del 21,3% che rappresenta la miglior performance dall'inizio della grande crisi nel 2008. Il settore, peraltro, in questi anni ha subito molto meno l'impatto rispetto ad altri: se nel 2008-2009 l'export generale (non solo armiero) verso la Russia si era praticamente dimezzato, ritornando vicino i livelli pre-crisi solo lo scorso anno, le armi hanno subito una flessione inferiore, e anche se la ripresa ha dovuto attendere un anno in più è stata decisamente più marcata con un +16,7% nel 2011 e il +21,3% del 2012 di cui si è detto. Quest’anni la situazione è ancora una volta positiva, anche guardando a tutti gli altri mercati di sbocco delle armi bresciane, come testimoniato da Aldo Rebecchi, presidente del Banco di prova di Gardone Valtrompia: «Il mercato sta andando molto bene con un +20% rispetto all'anno scorso, se si chiude così arriveremo a 900 mila armi bancate, stabilendo un ulteriore record. Fino a fine anno la situazione è positiva, gli operatori in questi giorni mi hanno confermato di aver acquisito nuove commesse». In sostanza a fronte di un rallentamento dell'Ue (a giugno anche la Russia fletteva del 3%) i segnali più interessanti sono arrivati dai Paesi dell'Est e dalla Russia stessa.