Lav contro Decathlon: no all’abbigliamento da caccia

Di fronte al negozio Decathlon di Bassano del Grappa (Vi) si è tenuta una mobilitazione organizzata dalla Lav per chiedere alla multinazionale francese di rimuovere abbigliamento e strumenti da caccia dai propri scaffali e dal sito di e-commerce Di fronte al negozio Decathlon di Bassano del Grappa (Vi) si è tenuta una mobilitazione organizzata dalla Lav per chiedere alla multinazionale francese di rimuovere abbigliamento e strumenti da caccia dai propri scaffali e dal sito di e-commerce. Oltre che a Bassano del Grappa, volontari vestiti da calciatori, rugbisti, tennisti, sciatori, pallavolisti, hanno incontrato i clienti fuori dai negozi di Milano, Torino, Mantova, Padova, Catania, Bari, Venezia, Reggio Emilia, Firenze, Grosseto e Macerata, e hanno chiesto loro di far proprio l’invito della Lav a riconvertire il reparto dedicato ai cacciatori.
“È assurdo che un’azienda che vende attrezzature e abbigliamento per ogni sport, includa tra questi anche la caccia – ha commentato Silvia Lovat, responsabile Lav di Bassano del Grappa – per questo ci siamo recati direttamente nei negozi Decathlon: per dire chiaro e forte che la caccia non è uno sport!”. “Siamo convinti che Decathlon non abbia alcun interesse ad associare il proprio nome a un’attività così violenta e inquinante come la caccia per questo abbiamo coinvolto i suoi clienti, per chiedere assieme a noi che il reparto all’interno dei negozi e del sito sia riconvertito ad altre attività realmente sportive”.