L’Ak 47 spopola tra i soldati Usa

I numerosi Kalashnikov sequestrati dai soldati statunitensi all’esercito iracheno non hanno davvero avuto modo di fare la polvere nei magazzini: sembra, infatti, che molti esemplari siano stati distribuiti ai soldati statunitensi e siano estesamente utilizzati per contrastare la guerriglia nei centri abitati. Questo è dovuto a una serie di fattori: innanzi tutto, paradossalmente, le truppe corazzate Usa impegnate in Iraq si trovano a corto di fucili. Combattendo all… I numerosi Kalashnikov sequestrati dai soldati statunitensi all’esercito iracheno non hanno davvero avuto modo di fare la polvere nei magazzini: sembra, infatti, che molti esemplari siano stati distribuiti ai soldati statunitensi e siano estesamente utilizzati per contrastare la guerriglia nei centri abitati. Questo è dovuto a una serie di fattori: innanzi tutto, paradossalmente, le truppe corazzate Usa impegnate in Iraq si trovano a corto di fucili. Combattendo all’interno di un carro armato il fucile non serve ma, per controllare i centri abitati, i carristi devono spesso lasciare i loro mezzi e girare a piedi o con veicoli più maneggevoli. Da qui, l’esigenza di avere un’arma lunga, oltre alla pistola in dotazione. Nello stesso tempo, l’Ak 47 è ritenuto più efficace negli scontri a breve distanza, perché capace di abbattere l’avversario con un numero di colpi inferiore. Il vecchio “kala” è anche molto più affidabile nel difficile clima iracheno e, rispetto all’M16A2, è più maneggevole e consente un più rapido impiego dall’interno di un veicolo. La carabina M4 non soffre di questo difetto, anche se è accusata di avere una scarsa gittata e di surriscaldarsi troppo in fretta. Questi problemi erano già apparsi in sordina nel teatro dell’Afghanistan: la loro riproposizione nel quadro iracheno è probabilmente la causa dell’accelerazione data dal governo a stelle e strisce al programma Oicw (objective individual combat weapon), che dovrebbe portare al pensionamento definitivo dell’M16 a favore di un sistema d’arma più moderno e aggiornato.