La Puglia ha il calendario venatorio

L’apertura generale della stagione venatoria, per i residenti in Puglia, è fissata al 18 settembre 2011. La sua chiusura il 29 gennaio 2012. Lo ha deciso la giunta regionale. Per gli extraregionali, in possesso di autorizzazioni annuali o di permessi giornalieri, l’esercizio venatorio è consentito da domenica 2 ottobre 2011 fino a domenica 8 gennaio 2012

L'apertura generale della stagione venatoria, per i residenti in Puglia, è fissata al 18 settembre 2011. La sua chiusura il 29 gennaio 2012. Lo ha deciso la giunta regionale. Per gli extraregionali, in possesso di autorizzazioni annuali o di permessi giornalieri, l'esercizio venatorio è consentito da domenica 2 ottobre 2011 fino a domenica 8 gennaio 2012.

Successivamente a domenica 18 settembre, primo giorno utile, le giornate di caccia consentite, in numero di tre settimanali, sono mercoledì, sabato e domenica. Il calendario prevede, inoltre, tre giornate di pre-apertura solo per determinate specie: 1° e 4 settembre per la tortora, 11 settembre per tortora e quaglia.

«Il provvedimento – spiega l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno – risponde al proposito ambizioso di tenere insieme le diverse sensibilità che ruotano intorno al tema, essendo il frutto di una sintesi delle proposte e dei pareri formulati dalle Province, dall’Ispra e dal Comitato tecnico faunistico venatorio regionale. Un lavoro che mira al soddisfacimento degli obiettivi e delle aspettative proprie del mondo venatorio, agricolo e ambientalista».

Il testo tiene conto anche delle nuove disposizioni contenute nell’art. 42 della Legge n. 96 del 04.06.2010 (Legge Comunitaria 2009), di modifica della Legge n. 157/92, e del conseguente documento rilasciato dall’Ispra, il 28 luglio, avente a oggetto "Guida per la stesura dei Calendari venatori regionali".

«Questo calendario – spiega ancora l’assessore Stefàno – è fedele al lavoro fatto con tutti gli stakeholder dal "Tavolo caccia nazionale" costituito, su mandato del presidente della Conferenza delle Regioni, da rappresentanti delle Regioni e delle varie Associazioni portatori di interessi. Un lavoro, che è tuttora in fase di evoluzione, tant’è che il provvedimento della giunta si impegna a tener conto nel futuro di eventuali novità che dovessero emergere in quella stessa sede».