La polemica sul ddl Orsi resta al calor bianco

Sull’ipotesi di revisione della legge 157/92, continua la bagarre: ”In merito al dibattito giornalistico e mediatico sulla riforma della legge sulla caccia, non è tollerabile che si commenti il testo unificato da me predisposto annunciandone contenuti che non ci sono”, ha affermato in un comunicato il senatore Franco Orsi del Pdl. ”Il testo è disponibile sul sito del senato e a quel testo di proposta occorre fare riferimento”. In particolare, continua il … Sull’ipotesi di revisione della legge 157/92, continua la bagarre: ”In merito al dibattito giornalistico e mediatico sulla riforma della legge sulla caccia, non è tollerabile che si commenti il testo unificato da me predisposto annunciandone contenuti che non ci sono”, ha affermato in un comunicato il senatore Franco Orsi del Pdl. ”Il testo è disponibile sul sito del senato e a quel testo di proposta occorre fare riferimento”. In particolare, continua il comunicato, sono falsi gli annunci diffusi da alcuni organi di stampa sulla ”liberalizzazione dell’imbalsamazione, l’apertura della caccia nei parchi e la possibilità di abbattere cani e gatti. È falso affermare che si riducono le sanzioni e vi sono norme salva bracconieri. È falso che la legge disconosce l’interesse nazionale alla tutela della fauna ed è falso che sarà consentito ai sedicenni acquistare, detenere e trasportare armi da fuoco. È falso che non esistono più specie particolarmente protette ed è falso che la bozza Orsi ammette l’uso di richiami senza alcun limite. È falso che vengono inserite tra le specie cacciabili animali protetti dall’ Unione Europea, ed è falso che sarà consentito ai cacciatori di muoversi in libertà assoluta sull’intero territorio nazionale”. Orsi conclude dicendo che ”da oggi, rispetto ad affermazioni palesemente infondate, farò ogni azione consentita a tutela della legge”. Una delle iniziative proposte dal senatore contro le false informazioni diffuse sul ddl è quello di uno sciopero generale dei cacciatori in merito ai controlli faunistici: «Non andate più», ha dichiarato Orsi, «finché non vi chiederanno scusa. Venga data dignità alla caccia. Riconosca questa società che ha bisogno di noi. Quello che l’opinione pubblica non sa è che ci sono mediamente 3.000 interventi di controllo faunistico alla settimana in Italia. Fuori dal periodo di caccia e dalle regole dell’etica venatoria, viene chiesto ai cacciatori di intervenire, per ammazzare femmine e piccoli di cinghiale, nutrie, colombi, gazze, cornacchie. Quasi tutti i parchi d’Italia chiedono l’intervento di cacciatori (allo Stelvio per l’abbattimento di 1.500 cervi). Noi vorremmo andare a caccia secondo le regole dell’Europa, dal primo di agosto al 28 febbraio, e avere una legge sulla caccia seria. Non possiamo accettare di essere soltanto macellai». La Fidc respinge ”ogni tentativo di strumentalizzazione politica, da qualunque parte esso provenga. Siamo, come più volte detto e ripetuto”, ha affermato in una nota il presidente della Federcaccia Franco Timo, “favorevoli a una modifica in senso migliorativo della legge quadro nazionale 157/92. In tutti i Paesi europei è concesso ottenere la prima licenza di caccia a partire dai 16 anni di età, ovviamente previo il consenso dei genitori o degli aventi patria potestà. Addirittura in Francia si comincia a 15 anni, sotto la guida di cacciatori esperti, come del resto si legge anche nella proposta del relatore, senatore Franco Orsi. Siamo convinti che l’attività venatoria vada regolata secondo il concetto scientifico di tempi e specie, vale a dire abbandonando la vecchia concezione della rigidità delle date di apertura e chiusura della stagione venatoria. I principi scientifici della caccia conservativa fanno riferimento alle dinamiche reali delle specie selvatiche e non a tempi astratti, oppure definiti per mediazione politica, come avvenuto nel ’92. Solo attraverso una modifica della legge-quadro 157/92 in senso europeo, sarà possibile dare vita a un sistema di governance della materia ambientale e faunistica, coerente con i criteri conservativi e con il razionale esercizio del prelievo venatorio. La Federcaccia restituisce quindi al mittente ogni attacco ingiustificato al proprio modo di operare e di relazionarsi, e si dichiara sin da ora disponibile a qualsiasi azione utile a conseguire l’obiettivo della modifica, quanto più condivisa, alla legge 157/92”. Roberto Della Seta, capogruppo Pd nella Commissione Ambiente del Senato: ”Le dichiarazioni del senatore Orsi dimostrano una realtà ancora più inquietante dei contenuti del testo base che egli stesso ha presentato. Il senatore Orsi non ricorda o non conosce le sue stesse proposte. Per porre termine a questa oziosa polemica è del resto sufficiente leggere il testo base presentato ieri in Commissione e in particolare: il comma 2 bis dell’articolo 6 per ciò che riguarda l’imbalsamazione; i nuovi commi 5, 5 bis e 5 ter dell’articolo 7 per ciò che riguarda la possibilità di regionalizzare l’ex Istituto nazionale fauna selvatica; il comma 4 bis dell’articolo 19 bis per ciò che riguarda la possibilità per le regioni di introdurre deroghe alla normativa nazionale attraverso legge regionale. Il disegno di legge apre la caccia ai sedicenni e in un Paese dove è concesso cacciare praticamente su tutto il territorio nazionale e questo implica gravi problemi per la sicurezza. Questi punti rendono il testo inaccettabile anche solo come base di discussione e veramente grave. Solo se la maggioranza farà marcia indietro si potra’ discutere. Si tratta di critiche di buon senso, confermate dall’opinione della maggioranza degli italiani che, secondo sondaggi pubblicati di recente, è fortemente contraria a stravolgere in questo modo l’attuale legge sulla caccia”.