La geografia della paura

La diciottesima indagine Demos-Coop sul senso di insicurezza degli italiani ha fornito risultati interessanti e, per certi versi, sorprendenti. Se, infatti, è logico aspettarsi che le donne abbiano tendenzialmente più paura di borseggi, aggressioni e furti in casa, oppure che per i giovani il timore principale sia quello di vedersi sottrarre lo scooter, sorprende che il problema della sicurezza sia risultato territorialmente più sentito nelle regioni politicamente ori… La diciottesima indagine Demos-Coop sul senso di insicurezza degli italiani ha fornito risultati interessanti e, per certi versi, sorprendenti. Se, infatti, è logico aspettarsi che le donne abbiano tendenzialmente più paura di borseggi, aggressioni e furti in casa, oppure che per i giovani il timore principale sia quello di vedersi sottrarre lo scooter, sorprende che il problema della sicurezza sia risultato territorialmente più sentito nelle regioni politicamente orientate verso il centro-sinistra o la sinistra, come Toscana o Emilia Romagna. La preoccupazione di subire un furto in casa o del mezzo di trasporto, di essere vittima di un’aggressione, di borseggio o di truffa al Bancomat è risultata superiore a quanto registrato nelle altre regioni. Elevata, sebbene inferiore alla media nazionale, è la quota di cittadini di queste regioni che condivide l’organizzazione di ronde come strumento di controllo e difesa del territorio (56 per cento). Per il 48 per cento dei cittadini della “zona rossa”, lo straniero non rappresenta una minaccia per l’identità culturale, ma specificamente per la sicurezza, e questo nonostante i legami sociali nel territorio siano ancora forti (il 61 per cento conosce tutti o quasi i propri vicini, contro la media nazionale del 56 per cento).