La finitura grippante

SiliconGrip di Roversi, altamente resistente ai graffi e idrorepellente, garantisce un’ottima e salda presa in tutte le condizioni di tiro e anche con mani sudate o umide

Il calcio è l’interfaccia “umano” con il fucile. Per la caccia e il tiro è uno degli aspetti fondamentali. Contano le misure, naturalmente, ma conta anche che il calcio sia in ottime condizioni, e si mantenga tale per il tempo più lungo possibile.

SiliconGrip è la soluzione che Roversi propone soprattutto per i calci dei fucili da pedana. Pietro Roversi, nel suo laboratorio tecnico applicativo vicino a Cremona, svolge prove e campionature prima della produzione industriale vera e propria, prepara le proposte di nuove finiture per l’esposizione alle fiere internazionali, ma soprattutto collabora con le aziende per studiare e migliorare le finiture tradizionali e realizzarne di nuove. SiliconGrip è una speciale finitura totalmente opaca, effetto olio, che non nasconde la venatura, ma è altamente resistente ai graffi e idrorepellente. Si tratta di un tipo di mescola con vernice poliuretanica, molto “assorbente”. E sarebbe talmente efficace che, a detta di molti tiratori, si risente meno dello sparo sullo zigomo e sulla guancia. SiliconGrip garantisce un’ottima e salda presa in tutte le condizioni di tiro e anche con mani sudate o umide. Non richiede alcun tipo di manutenzione, né alcun ritocco, una volta applicata: per mantenere l’effetto grippante deve soltanto essere pulita con acqua e sapone. È un deposito molto sottile di vernice, quindi non influisce in alcun modo sulle misure del calcio. Teoricamente questo tipo di finitura non richiede nemmeno la zigrinatura perché la pistola e l’astina sono già sufficientemente impugnabili, ma può anche essere applicata direttamente sulla zigrinatura. Un trattamento SiliconGrip costa attorno ai 150 euro e si può applicare non solo al legno.

Roversi, di Ghedi in provincia di Brescia, ha iniziato la sua carriera lavorativa ad appena 14 anni con il padre esperto verniciatore. Dalla gavetta come carteggiatore è poi passato nel reparto verniciatura e da lì si è scoperto abile verniciatore anch’egli, affinando poi le proprie doti nei numerosi anni passati nei vari reparti delle ditte in cui ha prestato la sua opera. Nel 2002 si è messo in proprio trasferendosi in provincia di Cremona dove tuttora vive e ha il suo laboratorio nel quale lavora anche la moglie, Annarosa Grazioli. Alla continua ricerca di nuove tecnologie, processi e finiture, ha prestato e presta la sua consulenza per aziende di rilevanza mondiale. Ha così avuto modo di sviluppare una grande esperienza su diverse tipologie di prodotti, per arrivare infine alle armi.