La colpa (ovviamente) è delle armi. Peccato che…

Dopo la gravissima strage compiuta in Florida da Nikolas Cruz, sul banco degli imputati finiscono ovviamente le armi. Peccato che stiano emergendo pesanti responsabilità omissive da parte dell'Fbi… e non solo Ancora una volta, le armi (e in particolare i black rifle) sono finite sotto accusa dopo l’ennesima strage compiuta in un istituto scolastico, questa volta in Florida, da parte del 19enne Nikolas Cruz, definito da tutti coloro i quali lo conoscevano come un ragazzo problematico, solitario e ossessivo. Peccato che, anche in questo caso come in altri casi, la strage non solo fosse stata ampiamente prevista, ma addirittura il rischio segnalato, per ben due volte, all’Fbi, che per tutta risposta non ha in alcun modo agito per approfondire le segnalazioni. In particolare, il direttore del bureau, Christopher Wray, ha pubblicamente ammesso che l’agenzia federale era stata avvisata 6 mesi fa da un utente di Youtube, il quale aveva segnalato che Cruz aveva scritto un post sostenendo che sarebbe diventato “il più grande massacratore nelle scuole Usa”. Ben più circostanziata la segnalazione pervenuta un mese fa da un conoscente di Cruz, che aveva segnalato come il soggetto disponesse di armi, manifestasse il desiderio di uccidere persone, tenesse un comportamento border line e pubblicasse post inquietanti sui social.
Occorre tuttavia chiedersi se, ancor prima delle segnalazioni (inutili, a quanto pare) all’Fbi, non vi siano precise responsabilità da parte del sistema scolastico nel quale Cruz è cresciuto: quel sistema scolastico la cui risposta alla evidente problematicità del ragazzo pare essersi esaurita semplicemente in un provvedimento disciplinare di espulsione, senza che in alcun modo sia stata attivata una qualsivoglia procedura di supporto psicologico o, quantomeno, di attenzione da parte dei servizi sociali. Ovviamente è molto più facile dare la colpa ai fucili “d’assalto”, ma sta di fatto che ad aver armato la mano del ragazzo sono stati, purtroppo, in molti, troppi con una colpevole indifferenza. E questo, non cambierà mettendo al bando i black rifle.