La battaglia sull’Ispra si sposta in Europa

«L’Ue intervenga a tutelare l’indipendenza dell’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) dallo scandaloso e antidemocratico attacco leghista guidato dalla lobby dei cacciatori». Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato Idv appartenente all’Alleanza dei Democratici e liberali per l’Europa, con un’interrogazione alla Commissione europea che denuncia le «forti pressioni, esercitate nei confronti dell’Istituto affinché cambi orientamento e assuma un atteggiamento possibilist

 

«L'Ue intervenga a tutelare l'indipendenza dell'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) dallo scandaloso e antidemocratico attacco leghista guidato dalla lobby dei cacciatori». Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato Idv appartenente all'Alleanza dei Democratici e liberali per l'Europa, con un'interrogazione alla Commissione europea che denuncia le «forti pressioni, esercitate nei confronti dell'Istituto affinché cambi orientamento e assuma un atteggiamento possibilista circa le scelte compiute dalle amministrazioni regionali in materia di caccia in deroga di uccelli protetti e cattura di uccelli con le reti».

«Gli attacchi mediatici e politici volti a denigrare l'operato dell'Istituto ormai non si contano più», attacca Zanoni, «La richiesta ufficiale e spavalda fatta dall'assessore veneto Stival di fare dell'Ispra il sorvegliato speciale del Consiglio dei Ministri è una chiara e sfrontata minaccia alla sua indipendenza. La Regione Veneto, come anche Lombardia e Liguria, dopo aver subito innumerevoli bocciature all'illegittima normativa sulla caccia in deroga, soprattutto dall'Europa e dalla Corte di Giustizia Ue, adesso cerca impunemente di attaccare proprio l'istituto che in Italia è predisposto al rilascio di pareri scientifici qualificati e indipendenti in tema ambientale».

«Questo modo di fare della Giunta Zaia», continua l'Eurodeputato, «ha addirittura trovato una sponda compiacente a Roma, dove è stata presentata un'interrogazione parlamentare, il cui primo firmatario e' l'On. Renato Farina che tenta di addebitare proprio all'Ispra le procedure d'infrazione Ue per la caccia in deroga».

«E purtroppo», osserva, «queste pressioni sembrano sortire i primi risultati: a oggi, infatti, benché richiesti all'Istituto, per la prima volta non sono stati espressi i pareri per le deroghe relative alla cattura di uccelli con le reti messe in atto dalle regioni Lombardia ed Emilia Romagna. L'importanza dell'Ispra, difesa in Italia anche da Wwf e Lav, è ben nota a Bruxelles. La Commissione europea, in una lettera indirizzata alla Federazione italiana della caccia il 3 ottobre 2011, ha infatti invitato le Regioni italiane a ''seguire i pareri dell'Ispra al fine di evitare possibili problemi nell'applicazione della Direttiva Uccelli'', riconoscendo a questo Istituto ''un ruolo fondamentale al fine di assicurare in tutto il territorio italiano un'attuazione coerente e fondata su solide basi scientifiche della Direttiva uccelli''. La Commissione è a conoscenza dei gravissimi fatti che minano la corretta applicazione delle deroghe alla Direttiva Uccelli? L'indipendenza dei parerei tecnico-scientifici espressi da questo fondamentale Istituto va difesa a ogni costo dall'attacco spavaldo e antidemocratico di Stival e compagni».