L’ottica “assistita” digitale

Il cannocchiale Schmidt & Bender 5-25×56 Pm II Digital (anche 3-27×56 Pm II) è un innovativo ibrido tra optoelettronica e ottica tradizionale

Il cannocchiale Schmidt & Bender 5-25×56 Pm II Digital (anche 3-27×56 Pm II) è un innovativo ibrido tra optoelettronica e ottica tradizionale: la versione “Digital” infatti coniuga le attuali capacità delle ottiche, modernizzate e ampliate grazie a supporti “digitali”. I dati acquisibili tramite sensori esterni all’ottica, quali telemetri laser, stazioni anemo-barometriche e computer balistici, possono adesso essere visualizzati all’interno dell’ottica fornendo al tiratore ulteriori e importanti parametri valutativi, senza perdere di vista il bersaglio. In questo modo le probabilità di successo nell’ingaggio al primo colpo, aumentano sensibilmente.

L’input dei dati, può avvenire indifferentemente  tramite cavo o tramite interfaccia Bluetooth (versione Bh) e l’unica differenza esterna riscontabile rispetto una normale ottica, è la presenza sotto l’oculare un piccolo modulo inferiore “a sella” con vano batteria (tipo stilo) sul lato sinistro e due pulsantini stagni sul lato destro; la 5-25×56 Pm II Digital misura complessivamente 425 millimetri di lunghezza e pesa 1.265 grammi; in assenza di input esterni, l’ottica funziona comunque normalmente. Il nuovo progetto Schmidt & Bender pare sia nato dietro le richieste di un ente americano e non si fatica, in questo, a vedere in effetti una alternativa desofisticata al programma della Darpa “One shot”; si tratta infatti di una soluzione “evolutiva” nel settore, con l’utilizzo di tecnologie ampiamente sperimentate e disponibili. È molto probabile che questa soluzione sia di ispirazione per altri competitor che si affacceranno presto sul mercato con soluzioni analoghe.