Issf scongiura l’ipotesi fusione

Luciano Rossi, presidente della Federazione italiana Tiro a volo, in compagnia di Igino Rugiero, nuovo commissario dell’Unione Italiana di Tiro a segno, con il segretario della stessa Walter De Giusti (a sinistra), e con Giuseppe Mario Muscioni, presidente della Federazione sammarinese Tiro a Segno (a destra).

Approvate le modifiche al testo della costituzione Issf: le federazioni del tiro italiane restano separate, ridotte le quote di affiliazione e Mondiali a cadenza annuale anche per il Tiro a segno. Premiato Mauro De Filippis al primo posto del World ranking

Conclusa a Monaco di Baviera l’Assemblea generale Straordinaria Issf (International shooting sport federation), con il presidente Vladimir Lisin e il segretario generale Alexander Ratner, per modificare lo statuto. È stato eliminato dalla bozza del testo l’articolo 3.4 che obbligava alcuni Paesi, tra cui l’Italia, a unificare le federazioni del tiro in una unica. La decisione è stata presa alla presenza di tutti gli esponenti degli Stati membri: per l’Italia il presidente della Federazione italiana Tiro a volo, Luciano Rossi, il commissario straordinario Unione italiana Tiro a segno, Igino Rugiero e il segretario generale, Walter De Giusti. «Raggiungere l’ottimo risultato, da noi tutti appartenenti all’Uits auspicato, di non avere più l’obbligo di fonderci con la Federazione italiana tiro a volo entro il 2025, al mio esordio quale commissario straordinario di questa bella famiglia, mi riempie di gioia e di emozione», ha commentato Rugiero. «Un grazie particolare al bravissimo Luciano Rossi che ci è stato vicino e ci ha dato un fraterno e importante supporto mettendoci nelle migliori condizioni per valutare, reagire e quindi raggiungere questa bellissima vittoria per le nostre due splendide realtà, per lo sport e per l’Italia».

Le modifiche alla Costituzione proposte dalla Issf sono state approvate con 178 voti a favore e 85 contrari su 263 voti totali (quorum minimo di 175, pari a due terzi dei votanti). Approvata anche la riduzione della quota annuale di affiliazione per le Federazioni, che nel 2020 passerà da 1.500 franchi svizzeri (1.370 euro) a 500 dollari (452 euro). Inoltre è stato deciso di disputare ogni anno i Campionati del mondo anche per il Tiro a segno, come già per il Tiro a volo, escluso l’anno olimpico, quelli junior ogni due.

«L’Assemblea generale straordinaria ha approvato le modifiche alla Costituzione, raccogliendo le osservazioni che la nostra Federazione aveva avanzato dopo un’attenta analisi del documento», ha dichiarato Rossi, anch’egli soddisfatto per la scelta di non unire le federazioni. «Già nella precedente General assembly la Fitav si era opposta all’aumento delle fees di affiliazione, posizione che a oggi risulta quindi più che confermata. Si tratta indubbiamente di passi concreti e significativi tesi a salvaguardare gli interessi del tiro e ad aiutare le Federazioni di piccole dimensioni, obiettivi che la Federazione Italiana ha sempre perseguito con grande dedizione e impegno. Così come le tematiche legate alla sostenibilità e alla salvaguardia ambientale, alle quali l’assemblea ha dato voce a conferma di un aumento dell’attenzione internazionale su temi così importanti».

Rossi ha poi avuto l’emozione di vedere Mauro De Filippis insignito del prestigioso premio Golden target, quale atleta al primo posto del World ranking.