Il principe William si schiera a favore della caccia responsabile

Il principe William d’Inghilterra è stato protagonista di una videointervista, nella quale con ammirevole buon senso ha riconosciuto il ruolo che una caccia responsabile, in particolare in Africa, può avere per la difesa delle specie a rischio, in termini di risorse economiche che gli Stati africani possono devolvere al contrasto al bracconaggio

Il principe William d’Inghilterra è stato protagonista di una videointervista, nella quale con ammirevole buon senso ha riconosciuto il ruolo che una caccia responsabile, in particolare in Africa, può avere per la difesa delle specie a rischio, in termini di risorse economiche che gli Stati africani possono devolvere al contrasto al bracconaggio. “Quando un animale è sterile ed è alla fine della sua vita, se qualcuno là fuori vuole pagare dei soldi -e questo qualcuno non sarei io- ma questo qualcuno vuole, allora può farlo solo se tali soldi vengono devoluti per la salvaguardia della specie in via d’estinzione”, ha dichiarato. Le dichiarazioni del principe William hanno ovviamente fatto infuriare gli animalisti: in particolare l’associazione inglese Lion Aid, che si occupa della protezione dei leoni, ha commentato le dichiarazioni del Principe con un secco “è un giorno triste”, aggiungendo: “Con 15.000 leoni selvatici lasciati in Africa, non esiste luogo per la caccia commerciale di leoni. Con 1.500 leoni maschi selvatici in esistenza, 300 trofei di caccia all’anno è un numero che non può dirsi sostenibile. Eppure in Africa, i leoni di 6 anni d’età, che quindi non sono in fase di riproduzione ma sono appena entrati nel periodo della maturità, sono offerti come trofei di caccia in molti Paesi”. William, però, non ha perso il proverbiale aplomb britannico, replicando che il proprio ruolo lo espone per definizione alle critiche e che questo fa parte del proprio lavoro. In compenso, il principe ha incassato il sostegno del Cic (International Council for Game and Wildlife Conservation), il quale in un comunicato ha ribadito che “una caccia sostenibile e ben gestita genera benefici tangibili per la popolazione e l’ecosistema; la caccia sostenibile promuove gli sforzi di conservazione sia all’interno, sia al di fuori delle aree protette; la caccia commerciale fornisce incentivi socioeconomici per le comunità a contatto con gli ecosistemi”.

 

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