La dieta militare dalla grande guerra alle razioni K

Si è svolto a Milano, a Palazzo Cusani, il convegno dell’esercito dal titolo: “L’evoluzione dell’alimentazione dei soldati: dalla prima guerra mondiale alla razione K”.

Si è svolto a Milano, a Palazzo Cusani, il convegno dell’esercito dal titolo: “L’evoluzione dell’alimentazione dei soldati: dalla prima guerra mondiale alla razione K”.

L’incontro è stato promosso dallo Stato maggiore dell’esercito con l’obiettivo di evidenziare l’importanza di un’alimentazione sana ed equilibrata, raccontata attraverso l’evoluzione della “dieta” dei soldati, dalla I guerra mondiale ai giorni nostri.

Il convegno, introdotto con un intervento di Stefano Marroni, vicedirettore del Tg2-Rai e responsabile della rubrica del Tg2 “Medicina33”, ha avuto come relatori Antonino De Lorenzo, ordinario di alimentazione e nutrizione umana dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, il brigadier generale Stefano Rega, direttore di amministrazione dell’esercito e il Colonnello Cristiano Maria Dechigi, capo Ufficio storico dello Stato maggiore dell’esercito.

“Gli storici militari hanno scoperto solo recentemente la logistica e l’importanza che essa ha avuto e ha nella guerra”, ha spiegato Dechigi, “ma i militari non hanno mai potuto avere il lusso di ignorarlo”.

“In tale contesto”, ha sottolineato il generale Rega, “la I guerra mondiale costituì per l’esercito italiano un grande e ambizioso banco di prova che consentì di gettare le basi per una moderna logistica dei viveri. Importanti, furono le innovazioni dal punto di vista dei principi logistici e tecnologici”.

Il convegno è stato concluso dall’intervento del professore De Lorenzo che ha evidenziato quanto “la governance della transizione nutrizionale, da parte delle strutture che si occupano di sanità pubblica, deve essere orientata verso indicazioni efficaci e salutari, nell’azione di contrasto alle malattie cronico-degenerative. Essa può conferire all’esercito italiano, in epoca di pace, un ruolo importante nel mantenere la tradizionale dieta mediterranea e nel promuovere stili di vita salutari. Particolare sensibilità verso l’innovazione è l’adozione, da parte delle forze militari, per la selezione e il reclutamento, dell’indicatore “Massa metabolicamente attiva”, che è un reale superamento del mero rapporto peso/altezza”.