Il Coisp pretende chiarezza

Terminata il 10 agosto scorso la fase di sperimentazione per l’adozione da parte delle forze di polizia dello spray antiaggressione, la segreteria nazionale del Coisp alza la voce e chiede al ministero dell’Interno certezze sui tempi di consegna degli strumenti operativi per la tutela di tutti poliziotti

Il testo del comunicato del Coisp (Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia):

“La sperimentazione dell’uso dello spray antiaggressione presso alcuni uffici di polizia e reparti dell’Arma dei Carabinieri, giudicata unanimemente positiva, è terminata lo scorso 10 agosto. Nel frattempo, sono decine e decine gli episodi di aggressione ai danni di appartenenti alle forze dell’ordine, con ferimenti anche gravi, che sarebbero potuti essere evitati quasi completamente grazie all’uso dello spray antiaggressione. Se la burocrazia non ha anima e cuore per tutelare chi opera a difesa dei cittadini, non dimostra nemmeno abbastanza cervello da evitare assenze per malattie e convalescenze, oltre a non curarsi dei sistematici e pretestuosi assalti mediatici dei soliti noti, mirati alla delegittimazione dell’opera delle forze dell’ordine. L’adozione di strumenti di autotutela del personale, tra cui lo spray Oc e il Taser, richiesta dal Coisp sin dal 2006 con decine di atti indirizzati sia al capo della polizia sia a tutti i parlamentari italiani, non è una pratica che può dormire sulle scrivanie. Qui si parla di vita o di morte, sia degli operatori sia del sistema sicurezza del Paese. I mesi estivi hanno visto un incremento esponenziale delle aggressioni violente contro tutte le forze di polizia, compresa la polizia locale, con fatti drammatici come quelli di Napoli che da soli dovrebbero svegliare le coscienze di chi non solo può, ma deve decidere. L’emendamento presentato pochi giorni fa dal deputato di Forza Italia, Gregorio Fontana, membro della commissione Difesa della Camera, per la sperimentazione in Italia della pistola elettrica Taser da parte delle forze dell’ordine, avviene proprio dopo l’ennesima aggressione ai danni di due operatori di polizia locale a Bergamo. Quanti altri episodi dovremmo sopportare prima che si reagisca, dotando le forze di polizia degli strumenti ormai indispensabili per operare? L’affievolimento o, meglio, l’annullamento della pena detentiva in carcere per chi commette reati la cui possibile condanna non supererà i tre anni, riconsegna quotidianamente alle città italiane un numero crescente di delinquenti che hanno compreso, evidentemente ben prima di chi decide nel nostro dipartimento e di chi ci governa, che l’Italia è il Paese in cui si premia chi delinque.

Il Coisp chiede a codesto ufficio per le relazioni sindacali a quale punto sia l’iter e quali le tempistiche per l’adozione da parte dei poliziotti dello spray Oc, già sperimentato; quale sia lo stato dei lavori della commissione creata per lo studio dei protocolli operativi; quali siano le attività di coordinamento con le altre forze di polizia a carattere ordinario sull’adozione di strumenti comuni a tutela degli operatori e a che punto è la sperimentazione delle telecamere sulle divise. In particolare, data la prevista adozione ai reparti mobili dello spray urticante con gittata a 5 metri, quando sarà emanato l’apposito decreto ministeriale, che ne permetterà l’utilizzo”.