Il calendario Cites 2019 dei carabinieri

Il calendario del servizio Cites dell’arma dei carabinieri propone un modo attrattivo e di forte comunicatività per portare l’attenzione del pubblico sul problema delle specie minacciate di estinzione
È stato presentato alla sede della Fao a Roma il calendario Cites 2019, alla presenza del direttore generale Josè Graziano da Silva, del rappresentante permanente italiano presso le Organizzazioni delle Nazioni Unite a Roma Ambasciatore Pierfrancesco Sacco, del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri e del Gen. C.A. Antonio Ricciardi, Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri.
Il servizio Cites dell’Arma dei carabinieri sovrintende alle attività previste dalla normativa nazionale e comunitaria di attuazione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche in pericolo di estinzione, firmata a Washington il 3 marzo 1973 e ratificata con legge n.874 del 19 dicembre 1975.
Il Calendario Cites, finalizzato a promuovere nel grande pubblico la consapevolezza dell’importanza della biodiversità, propone immagini di alta qualità e dal forte potere attrattivo, ritraenti alcune specie simbolo del dramma della minaccia di estinzione. Attorno a queste, una serie di informazioni in ”pillole” sul grado e la natura della minaccia in natura, su alcune curiosità che le distinguono, su quanto il Servizio Cites dell’Arma ha fatto e fa per tutelarle in Italia e nel mondo. Nel tempo il prodotto editoriale ha riscosso apprezzamento nel mondo scientifico, tra gli addetti al settore, tra i giovani e presso il grande pubblico e per questo ha ottenuto nel 2014 il riconoscimento del Segretariato Generale Cits di Ginevra che, in occasione del World wildlife day, lo ha citato tra i dieci progetti di comunicazione più importanti a livello mondiale.
Il tema del Calendario Cites 2019 è “La Cooperazione internazionale contro il traffico di specie protette”, a testimoniare la fondamentale importanza della cooperazione tra Stati per combattere i crimini contro le specie selvatiche. Il loro commercio illegale è ancora oggi uno dei traffici illeciti più importanti al mondo, dopo quello di droga, armi ed esseri umani ed è un fenomeno per sua natura transnazionale che per essere contrastato richiede la collaborazione di organismi, autorità, organizzazioni governative e non, per la raccolta delle informazioni, la loro disseminazione, lo scambio di esperienze, di tecniche investigative e di intelligence. Importante la cooperazione tra organizzazioni governative internazionali quali la Fao, l’Unione europea e le Nazioni Unite con le loro agenzie specialistiche, l’Unicri (Ufficio ricerche su crimini e giustizia dell’Onu), l’Unodc (Ufficio droga e crimini dell’Onu), l’Unep (Programma ambiente Onu). In ambito comunitario, fondamentale è il lavoro quotidiano svolto per l’applicazione della Cites dalla Commissione Ue e da Europol.
Oltre alla partecipazione del Segretariato Cites e dello Iccwc (Consorzio internazionale per la lotta ai reati contro le specie selvatiche), quest’anno il calendario ha visto la collaborazione – in rappresentanza di centinaia di autorità estere che collaborano quotidianamente con l’Arma nel settore – delle polizie di Brasile, Svezia, India e Spagna, delle autorità competenti nel contrasto al “wildlife traffic” di Israele, Repubblica Ceca, Portogallo, India e Usa e degli organismi internazionali quali Interpol, Cites, Unione europea, Organizzazione mondiale delle dogane e ancora il Lusaka Agreement tra paesi africani (Latf) e la Fao.
Il Calendario Cites dei carabinieri rappresenta un’opportunità significativa per la sensibilizzazione del grande pubblico e la diffusione della cultura sui temi della conservazione. Per questa ragione per il 2019 si è deciso, grazie al contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Autorità nazionale di gestione Cites, di incrementare in modo consistente il numero di copie pubblicate, al fine di promuovere un’azione diffusa di educazione ambientale anche presso gli Istituti scolastici.