Fidc: “sicuro di essere sicuro?”

A poche settimane dall’apertura generale della nuova stagione venatoria torna il richiamo della Federazione italiana della caccia “per un esercizio attento e consapevole della caccia che innalzi il livello di sicurezza per tutti i frequentatori di boschi e campagne”

A poche settimane dall’apertura generale della nuova stagione venatoria torna il richiamo della Federazione italiana della caccia “per un esercizio attento e consapevole della caccia che innalzi il livello di sicurezza per tutti i frequentatori di boschi e campagne”.

“La Federazione italiana della caccia”, si legge nel comunicato, “nella prossimità dell’apertura di una nuova stagione venatoria torna a sollecitare i cacciatori sulla propria e altrui incolumità, affrontando, come già lo scorso anno, un tema che la vede attiva da sempre e sul quale negli ultimi tempi ha aumentato ulteriormente il proprio impegno con una serie di iniziative e campagne informative volte a innalzare il livello generale di attenzione e di sicurezza a caccia.

Un tema che non per caso considera fondamentale per tutti coloro che si dedicano alla caccia, oggetto ogni anno di incidenti che, oltre al resto, consentono a chi vuol fare del facile allarmismo una strumentalizzazione a danno dei cacciatori. Ecco allora un invito esplicito a essere “sicuri”. Sicuri di sé e delle conseguenze delle proprie azioni nello svolgimento della caccia, dei propri comportamenti nei confronti di tutto ciò che ci circonda: altri cacciatori, possibili frequentatori dei terreni dove si esercita l'attività venatoria, manufatti, abitazioni, animali domestici… Sicuri della propria incolumità, che significa attenti alla propria condizione fisica, alla perfetta efficienza delle nostre attrezzature, per non mettere a rischio noi e gli altri.

E la sicurezza, all'occorrenza, di essere in grado di fare fronte in maniera adeguata all’imponderabile, coperti e tutelati dalle migliori garanzie e dalla solidità che una grande associazione può dare. Infine, ma non ultima, la certezza della correttezza del nostro agire dal punto di vista delle regole, scritte e non scritte, di una caccia sostenibile e rispettosa del territorio che ci ospita e dei selvatici che andiamo a prelevare, atto ultimo di un impegno nei confronti di ambiente, fauna e biodiversità che i cacciatori mettono in campo per tutto l’anno, non solo nei pochi mesi in cui la caccia è consentita. Il messaggio di Federcaccia vuol essere anche questo: un invito a riflettere e acquisire maggiore consapevolezza, per alzare ancora di più la qualità dei nostri comportamenti, perché la figura del cacciatore acquisti autorevolezza e torni a essere come nel resto d’Europa un riferimento per tutte le questioni ambientali”.