Face Italia chiede il rispetto dei programmi elettoriali

Come già anticipato nei giorni scorsi, si è formalizzata oggi a Roma la ferma posizione di condanna espressa dalle Associazioni venatorie aderenti a Face Italia nei confronti delle assurde ed inaccettabili dichiarazioni contro la caccia rilasciate pubblicamente e a più riprese dal ministro del Turismo Michela Brambilla. I presidenti nazionali di AnuuMigratoristi Italiani, Enalcaccia, Fidc e Libera Caccia hanno così indirizzato una nota di protesta al

Come già anticipato nei giorni scorsi, si è formalizzata oggi a Roma la ferma posizione di condanna espressa dalle Associazioni venatorie aderenti a Face Italia nei confronti delle assurde e inaccettabili dichiarazioni contro la caccia rilasciate pubblicamente e a più riprese dal ministro del Turismo Michela Brambilla.

I presidenti nazionali di AnuuMigratoristi Italiani, Enalcaccia, Fidc e Libera Caccia hanno così indirizzato una nota di protesta al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, e ai ministri interessati, chiedendo loro un urgente intervento per richiamare il ministro Brambilla al rispetto dei propri doveri istituzionali che impongono il dovere di non lasciarsi influenzare da pareri personali su materie importanti e delicate come la caccia e che invece richiedono correttezza, razionalità, obiettività e rispetto nei confronti dei cittadini che esercitano nella stretta osservanza delle normative vigenti a livello nazionale e comunitario l’esercizio venatorio

Face Italia ha anche richiesto al presidente Berlusconi di assicurare che tutti gli esponenti dell’attuale compagine governativa rispettino i programmi elettorali sulla base dei quali sono stati eletti dai cittadini e tra questi proprio i cacciatori, considerato che tali programmi in nessun caso prevedevano spazi per estremismi anticaccia ma, piuttosto, esplicite dichiarazioni di condivisione, vicinanza ed impegno per il riconoscimento anche del ruolo economico, sociale e ambientale svolto dal mondo venatorio e dai cacciatori italiani.

Face Italia si è riservata la possibilità di ogni azione utile ad assicurare la tutela dell’immagine dei cacciatori italiani e il corretto esercizio della attività venatoria.