Emergenza prorogata al 31 marzo: i porti d’arma?

Con il consiglio dei ministri n. 51 del 14 dicembre, su proposta del presidente del Consiglio Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza è stato approvato il decreto legge che prevede la proroga dello stato di emergenza nazionale per la pandemia Covid, fino al 31 marzo 2022.

Come è noto, i decreti legge (e relative leggi di conversione) approvati nel 2020 associano allo stato di emergenza la proroga di tutte le principali licenze e autorizzazioni di polizia e in particolare dei porti d’arma. In particolare, la proroga di questi documenti, che fossero scaduti dal 31 gennaio 2020 in avanti, è fissata fino al novantesimo giorno dalla cessazione dello stato di emergenza. Con la proroga di quest’ultimo al 31 marzo, conseguentemente i porti d’arma sono prorogati fino al 29 giugno 2022.

Il consiglio di Armi e Tiro, come già ricordato per le precedenti proroghe, è comunque di procedere al rinnovo dei porti d’arma scaduti ogni volta che ciò sia possibile (con particolare riferimento alla possibilità di prenotare e svolgere le visite mediche in questa peculiare congiuntura), senza attendere l’ultimo giorno utile di validità, per evitare che alla cessazione dello stato di emergenza si verifichi un ingorgo di pratiche presso gli uffici delle questure e prefetture, con conseguente allungamento dei tempi per il rilascio del nuovo documento.