Dopo la strage, boom nell’acquisto di armi

Dopo la strage di Denver, i cittadini di tutto lo Stato del Colorado hanno aumentato in modo sensibile l’acquisto di armi, specialmente semiautomatiche. Sembra che il Colorado Bureau of investigation, nel week-end successivo alla sparatoria, abbia approvato 2.887 richieste di acquisto di fucili e pistole, con un aumento del 43% rispetto ai giorni precedenti, e il 39% superiore al primo wek-end di luglio

Dopo la strage di Denver, i cittadini di tutto lo Stato del Colorado hanno aumentato in modo sensibile l’acquisto di armi, specialmente semiautomatiche. Sembra che il Colorado Bureau of investigation, nel week-end successivo alla sparatoria, abbia approvato 2.887 richieste di acquisto di fucili e pistole, con un aumento del 43% rispetto ai giorni precedenti, e il 39% superiore al primo wek-end di luglio.

L’interpretazione prevalente fornita dai mezzi di informazione è che, dopo la strage, la gente si senta meno sicura e corra ai ripari. In base all’esperienza passata, però, è più facile pensare che gli appassionati d’armi abbiano paura di imminenti restrizioni sull’acquisto di armi, specialmente semiautomatiche, e corrano ai ripari prima che sia troppo tardi. Anche perché la Casabianca non ha escluso che Barack Obama decida, sulla scia dell'emozione suscitata nell'opinione pubblica dalla strage di Denver, di intervenire sulla legislazione in materia di armi. Secondo il portavoce presidenziale Jay Carney, infatti, "è certo possibile" che Obama "si occupi in futuro di tali questioni, ma al momento", ha tagliato corto, "non ho da fornire alcun aggiornamento della sua agenda". Nel fare visita alle famiglie delle vittime e ai superstiti del massacro nella capitale del Colorado, seppure con cautela il Presidente Usa aveva accennato alla propria "speranza" di una "riflessione nei prossimi giorni, settimane e mesi su che cosa si possa fare per certe violenze che finiscono per nuocere al Paese".