Dopo-catalogo, arriva il decreto

Il 15 giugno, il consiglio dei ministri ha deliberato un decreto legge che contiene la soluzione proposta dal ministero per la questione del dopo-catalogo. In sostanza, come già si era sospettato in precedenza, è al Banco di prova che sono affidate le verifiche sulle qualità tecniche delle armi

 

Il 15 giugno, il consiglio dei ministri ha deliberato un decreto legge che contiene la soluzione proposta dal ministero per la questione del dopo-catalogo. In sostanza, come già si era sospettato in precedenza, è al Banco di prova che sono affidate le verifiche sulle qualità tecniche delle armi comuni da sparo che si vogliono vendere nel nostro Paese. Di nuovo c’è che al Banco di prova saranno affidati anche i compiti di rilascio della qualifica di arma sportiva, solo nei casi dubbi il Banco potrà adire la commissione consultiva centrale che rilascerà un parere non vincolante. Però…, c’è il solito però dedicato ai fucili di aspetto militare! Infatti, nel decreto si “istituzionalizza”, per così dire, la tendenza (del tutto abusiva) dimostrata dalla Commissione consultiva centrale nel corso degli ultimi anni: in pratica, i fucili di aspetto militare e i fucili da guerra demilitarizzati (Ak 47, Sig 57 eccetera) dovranno obbligatoriamente essere classificati sportivi. Alle armi “approvate” dal Banco di prova, sportive o meno, sarà assegnato un codice identificativo che sarà pubblicato per via telematica a cura del Banco stesso.

L’aspetto più grottesco è che questa misura, derivata da una presa di posizione soggettiva del ministero dell’Interno del tutto svincolata dalla realtà del resto d’Europa, viene fatta passare come “azione di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata e al terrorismo e rafforzare l’attività di prevenzione delle condotte illecite connesse all’uso delle armi”. Un po’ come dire che diminuire il numero di auto detenibili da un singolo cittadino possa far diminuire gli incidenti! Ma perché, scusate, voi quante auto riuscite a guidare contemporaneamente?

Per leggere il testo del decreto, cliccate sull’allegato.