Clamoroso! Quasi centomila cacciatori in più!

I dati relativi alle licenze del 2015, che ci ha rilasciato il ministero dell’Interno, registrano la crescita del 18,4% del Porto di fucile per uso Tiro a volo, ma soprattutto quella del Porto di fucile per uso caccia, addirittura del 12,4% dopo anni di calo costante.

Pensavamo di non poterci più stupire nell'ambito armiero. E per fortuna che invece è successo. I dati relativi alle licenze del 2015, che ci ha rilasciato il ministero dell’Interno, registrano la crescita del 18,4% del Porto di fucile per uso Tiro a volo, ma soprattutto quella del Porto di fucile per uso caccia, addirittura del 12,4% dopo anni di calo costante. Si conferma, invece, la volontà dei prefetti sul territorio di non rilasciare quello per Difesa personale con arma corta, con un calo del 4,7%, mentre, paradossalmente, su numeri davvero infinitesimali, cresce del 4,8% rispetto all’anno precedente il rilascio di quelli per Difesa personale con arma lunga. Drastico calo dei rilasci di licenze per le guardie giurate: del 18,1% per arma corta e del 13,9 per arma lunga. La crisi ha fortemente colpito gli istituti privati, che tra l’altro hanno visto accresciuti i loro servizi disarmati di guardiania.

Avevamo, contestualmente, chiesto notizie degli esiti della revisione dei requisiti psicofisici, ma dati specifici non sono disponibili. Tuttavia, a nostro parere, già la crescita dei rilasci delle licenze la dice lunga. Cioè crediamo che si possa facilmente considerare che quanti semplicemente detenevano armi, con la revisione hanno pensato di richiedere direttamente una licenza e, forse, alcuni cacciatori hanno riattivato il loro Porto d’armi lasciato scadere.

Ci sta anche una seconda considerazione che va affiancata al crescente numero di cittadini che si sottopongono agli esami per la certificazione al maneggio delle armi presso i poligoni del Tiro a segno nazionale: detenere armi è una forma di difesa che sempre più persone hanno deciso di attuare richiedendo la licenza dell’autorità. Tutto bene, dunque? Ritengo senz’altro di sì. Anche se, allo stesso tempo, mi spiego certi articoli di quotidiani e certe trasmissioni televisive “benpensanti” che hanno gridato allo scandalo. Né stupiscono certe posizioni che ci riferiscono abbiano provenienza ministeriale sui poligoni privati e sull’ipotesi di inasprimento dell’esame dei requisiti psicofisici. Spero che le mie fonti si sbaglino. Perché i cittadini armati sono già, in assoluto, i più controllati cittadini d’Italia. E non hanno alcun interesse a essere privati di licenza o delle loro armi: quindi non solo sono controllati, ma rigano più dritto di tutti i cittadini italiani.

Vogliono capirlo a Roma? D’altra parte, ricordiamo, che nella ricerca statistica eseguita da Fisat sui reati compiuti dal 2010 al 2013 emerge che gli omicidi compiuti con armi legalmente detenute rappresentano una percentuale minima (2,27 per cento) sul totale dei reati censiti (poco più di un migliaio). I reati complessivi compiuti con armi legalmente detenute ammontano invece all’8,1 per cento. Gli omicidi commessi con armi da fuoco illegali ammontano invece al 21,64 per cento, mentre sul totale di reati (omicidi, rapine eccetera), la percentuale di casi in cui è stata usata un’arma illegale ammonta a ben il 79,64 per cento. Se poi andassimo ancora più nel dettaglio, scopriremmo che la maggior parte dei reati commessi con armi legalmente detenute sono stati commessi da chi è in servizio nelle forze di polizia o comunque armate, o da guardie giurate.

A questo punto non possiamo che esortare associazioni venatorie, sezioni del Tsn e tutti i campi di tiro in genere a promuovere caccia e tiro in tutte le maniere possibili. Noi, naturalmente, siamo ben disponibili ad appoggiarli!

 

Tipo Licenza

Uso caccia

Uso Tiro a volo

Difesa personale arma corta

Difesa personale arma lunga

Guardie giurate arma corta

Guardie giurate arma lunga

2002

884.953

127.187

45.618

1.938

53.951

nd

2011

700.922

352.149

23.577

1.010

52.435

504

2012

697.776

373.693

22.006

1.012

53.316

474

2013

696.606

397.751

21.200

nd

nd

nd

2014

689.019

397.384

20.162

738

53.368

731

2015

774.679

470.821

19.212

772

43.705

629