Cade il tabù dello Smith & Wesson 500

La prima a scagliarsi contro quest’arma fu la commissione consultiva centrale, che nel 2004, per rifiutarsi di catalogarlo, creò ad arte una nuova “categoria” di armi (ovviamente del tutto illegittima), quella con “rilevante rapporto tra potenza e occultabilità”

La prima a scagliarsi contro quest'arma fu la commissione consultiva centrale, che nel 2004, per rifiutarsi di catalogarlo, creò ad arte una nuova "categoria" di armi (ovviamente del tutto illegittima), quella con "rilevante rapporto tra potenza e occultabilità". Abolito il catalogo e abolita la commissione, il primo orientamento del Banco fu quello di proseguire nell'intento di considerarlo off limit per i privati, non si sa bene in base a cosa, visto che l'unico discrimine può essere quello delle armi da guerra e questo revolver non è mai stato considerato tale in nessun Paese del mondo (né l'azienda lo ha prodotto per tale scopo). Finalmente, pochi giorni or sono, dietro richiesta dell'importatore italiano, la svolta: lo Smith & Wesson 500 è a tutti gli effetti arma comune da sparo e potrà, quindi, essere regolarmente acquistato e usato dagli appassionati italiani. Evviva!