La carabina “ibrida”

La B&T Spc9 è una carabina semiautomatica in 9x19 che combina elementi ripresi da Apc9, Mp5 e Ar 15.

B&T presenta la Spc9, una carabina modulare in 9 mm che combina elementi presi da Apc9, Mp5 e Ar 15

La svizzera B&T (distribuita da Bignami) ha recentemente presentato la Spc9, un’innovativa carabina semiautomatica in calibro 9×19 che combina caratteristiche “prese in prestito” da B&T Apc9, H&K Mp5 e Ar 15. Gli elementi in comune con un Ar 15 sono la “T-handle” non reciprocante che fuoriesce dalla parte superiore dell’upper receiver, il calcio telescopico e l’impugnatura. Dall’Mp5, invece, la carabina svizzera riprende l’attacco a tre tenoni per un moderatore di suono e la posizione della seconda manetta d’armamento, che si trova sopra la canna ed è sempre del tipo non reciprocante. Infine, come una Apc9, la Spc9 utilizza un buffer idraulico, un sistema di controlli ambidestro e caricatori B&T da 10, 15, 20, 25 o 30 colpi. Il lower receiver originale può essere sostituito con due versioni alternative in grado di accettare qualsiasi caricatore bifilare Glock in 9 mm oppure i caricatori della Sig P320/M17/M18.


La B&T Spc9 è stata mostrata in tre configurazioni:
Carbine, con canna flottante da 230 mm (9 pollici) e lunghezza minima di 626 mm;
– Pdw, con canna lunga 150 mm (5,9 pollici) e lunghezza minima pari a 454 mm;
– Sd, con canna da 115 mm (4,5 pollici) dotata di moderatore di suono integrale e lunghezza minima di 692 mm.
Diamo un’occhiata al peso delle tre versioni: la più leggera è la Pdw (2.450 grammi), seguita dalla Carbine (2.700 grammi) e dalla Sd (2.950 grammi). Da notare che il peso comprende il caricatore e il red dot Aimpoint Micro serie T venduto insieme all’arma.
Tutti i modelli utilizzano lo stesso sistema di funzionamento: un’affidabile chiusura a massa con l’aggiunta di un buffer idraulico per mitigare il rinculo.
Al momento, data di uscita e prezzi non sono ancora disponibili.