Beretta supporta l’anti-bracconaggio in Africa

Beretta ha consegnato ufficialmente 275 gilet appositamente realizzati per la Poaching prevention academy, l’organizzazione che contrasta ormai da anni il bracconaggio in Africa degli animali a rischio estinzione

In occasione della Giornata mondiale del rinoceronte bianco (il 22 Settembre) Beretta suggella una collaborazione con la Poaching prevention academy (Ppa), organizzazione fondata dall’Associazione italiana esperti d’Africa, attiva da oltre 13 anni con lo scopo di formare, motivare ed equipaggiare i ranger che si occupano della protezione e tutela degli animali in via d’estinzione in vari territori del continente africano.

La Ppa è attiva in Sudafrica con 8 presidi (tra cui i Parchi nazionali Kruger e Pilanesberg), in Namibia con 4 presidi (tra cui troviamo il quartier generale della Ppa, riserva privata con la maggior concentrazione di rinoceronti del Paese e territorio che vanta di non essere mai stato toccato dai bracconieri), in Botswana con 2 riserve, in Malawi con 2 Parchi nazionali e in altre riserve e parchi sparsi tra Mozambico, Kenya, Tanzania e Congo.

Negli anni, Davide Bomben (Istruttore ufficiale) e i suoi 9 Counter poaching monitor hanno formato e supportato oltre 500 ranger, che combattono in prima linea per proteggere dai bracconieri gli animali africani (in particolare rinoceronti).

Da poco tempo Ppa ha intrapreso un altro progetto per la conservazione e la tutela della fauna Africana, questa volta in collaborazione con il Parlamento europeo.

La lotta al bracconaggio e la tutela del rinoceronte stanno cominciando a dare i loro frutti in Sudafrica: nel 2018, infatti, il numero di rinoceronti uccisi è sceso da 1.028 a 768 e nel Parco nazionale Pilanesberg, dove la Ppa è operativa da poco più di 4 anni, si è passati da 80 a meno di 20 esemplari uccisi.

L’azione dei ranger della Poaching prevention academy ha inoltre condotto alla cattura di diverse persone legate al bracconaggio di rinoceronti, portando ultimamente all’arresto di 12 persone in Sudafrica e 10 persone in Namibia.

Tra il 2018 e il 2019, ben 147 ranger (59 solo in Africa) hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere. Un’attenta formazione e un equipaggiamento adeguato sono quindi di fondamentale importanza per supportare questi uomini.

Beretta, da sempre attenta ai temi della conservazione delle specie animali, a supporto delle iniziative della Ppa ha donato 275 gilet tattici con pouch ai ranger che si occupano della lotta al bracconaggio e che spesso danno la vita per questo obiettivo.

“È un grandissimo onore per noi della Poaching Prevention Academy e dell’Associazione Esperti D’Africa essere qui quest’oggi”, ha dichiarato Davide Bomben durante la cerimonia di consegna dei gilet, avvenuta nel Museo Beretta alla presenza del Presidente Franco Gussalli Beretta. “La presenza del Presidente e la volontà di Beretta di creare un prodotto ad-hoc per i nostri ranger dimostra quanto l’azienda tenga davvero a questa iniziativa e quanto si stia impegnando in maniera concreta a supportarci. Tutti questi gilet andranno a vestire direttamente sul campo i nostri ragazzi, che avranno l’opportunità di indossare un prodotto nuovo, di qualità e studiato appositamente per loro. Il problema del bracconaggio in Africa è sempre più grave, ma da oggi i nostri ranger si sentiranno meno soli perché al loro fianco avranno un partner in più, la grande azienda Beretta, per tutelare la biodiversità, che è la nostra bioricchezza”.

Beretta ha potuto sfruttare le sue competenze e abilità per creare un prodotto personalizzato, costruito sulle esigenze specifiche dei ranger, proprio nello stesso modo in cui ogni giorno disegna prodotti su misura e appositamente studiati per soddisfare le necessità dei suoi clienti.

I gilet da tiro, che hanno logo Beretta oltre a quello di Ppa, sono costituiti infatti da un sistema pettorale realizzato in materiale tecnico Cordura con spallacci regolabili, con una piattaforma frontale atta all’inserimento di accessori tramite sistema Molle-Pal e con tasche intermedie dotate di un laccio di sicura ad elastico per caricatori. Le tasche interne sono state appositamente progettate per alloggiare caricatori 5,56 e 7,62, i calibri maggiormente impiegati dalla Ppa. Le pouch da cintura ripiegabili in Cordura sono multiuso con chiusura a velcro ed elastico regolabile e sono completate da un sistema di aggancio al gilet da tiro. Questa nuova iniziativa a supporto della Ppa si aggiunge alle numerose collaborazioni che Beretta ha da tempo intrapreso con le organizzazioni attive nell’ambito della conservazione, tra cui la Bass Pro Foundation di Johnny Morris, il Safari Club International e Una (Uomo Natura Ambiente) sul territorio italiano.

“Occuparsi di caccia vuol dire anche trattare di temi come l’ecologia e l’ambiente”, ha dichiara il Presidente di Beretta, Franco Gussalli Beretta, “come ha capito molto bene anche l’amico Johnny Morris di Bass Pro, che recentemente ha aperto un monumentale museo-fondazione atto a sensibilizzare tutti gli appassionati dell’outdoor ai temi della conservazione. Oltre alla collaborazione con Johnny Morris, da tempo supportiamo il Safari Club International e le attività di Una sul territorio italiano. Sono quindi estremamente soddisfatto di questo primo passo in supporto della Poaching prevention academy. Auguro a Davide Bomben e a tutto il suo team un successo sempre più grande nella lotta al bracconaggio e nella conservazione delle specie africane a rischio”.