Benelli Argo Comfortech calibro .30-06

Vai alla galleria delle fotoSicuramente un cambiamento non da poco: rispetto alla signorilità e all’eleganza dell’Argo standard con calciatura in noce, questo nuovo modello con calciatura in materiale sintetico appare decisamente aggressivo e dall’aspetto molto hi-tech, mantenendo, comunque, una certa snellezza grazie alle linee morbide che ha in comune anche con il modello “classico” già testato sul fascicolo di Armi e Tiro di maggio 2002. La nostra… [

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] Sicuramente un cambiamento non da poco: rispetto alla signorilità e all’ eleganza dell’Argo standard con calciatura in noce, questo nuovo modello con calciatura in materiale sintetico appare decisamente aggressivo e dall’aspetto molto hi-tech, mantenendo, comunque, una certa snellezza grazie alle linee morbide che ha in comune anche con il modello “classico” già testato sul fascicolo di Armi e Tiro di maggio 2002. La nostra curiosità si è concentrata, però, soprattutto nella prova sul campo, per verificare i dati forniti dal produttore, che promettevano una decisa riduzione sia del rinculo sia del rilevamento della canna, grazie alle nuove tecnologie dei materiali adottati per la costruzione del calcio. Un ruolo importantissimo l’ha avuto il reparto ricerche e sviluppo, diretto da Marco Vignaroli. Alla base del progetto Comfortech vi è l’esigenza di aumentare in modo tangibile il controllo reale dell’arma e quindi, di conseguenza, le prestazioni finali, specialmente in situazioni di doppiaggio rapido dei colpi. Questo scopo è stato raggiunto innanzi tutto con una scelta oculata del polimero per il calcio, reso ulteriormente elastico da una serie di 11 feritoie a “boomerang” riempite con tasselli di materiale differente. Ma la “ricetta” è composta di molti altri ingredienti: studiando attentamente la particolare morfologia della spalla, insieme a studi pratici condotti direttamente in azienda, si è scoperto che quasi tutti i calci presenti sul mercato adottano calcioli, sia rigidi sia di tipo morbido, che hanno in realtà solo uno o due punti di contatto con le fasce muscolari del tiratore. Per aumentare significativamente il numero dei punti reali di contatto si è optato per un calciolo in gel di nuova progettazione, che ha superato test di aderenza con tappeti di contrasto per poter far emergere la configurazione ideale con aderenza ottimale sulla superficie tondeggiante del blocco spalla. Il calciolo della nuova versione dell’Argo consiste in un guscio di contenimento molto sottile e particolarmente duttile, con un interno in gel siliconico di progettazione esclusiva, denominato Technogel. Lo spessore risulta notevole raggiungendo i 20 mm, valore ben al di sopra degli standard sino a oggi presentati dai modelli commerciali più conosciuti. Molto interessante è anche il nasello (porzione del calcio che appoggia direttamente sulla guancia), realizzato a parte e poi successivamente inserito nel calcio. Calcio, calciolo e nasello si deformano sotto la pressione del rinculo, smorzando al contempo le vibrazioni indotte dalla deflagrazione, fattore che concorre ad aumentare la controllabilità e il piacere del tiro. Il materiale assorbente con il quale viene costruito il nasello, secondo studi effettuati dall’azienda, limita anche il diffondersi delle vibrazioni al cranio, che potrebbero avere effetti negativi sull’apparato uditivo sul lungo termine. Calciolo e nasello possono essere sostituiti con altri di differente spessore in base alle necessità del tiratore. Sommando tutte queste caratteristiche si è riusciti a limitare l’effetto rinculo di circa il 45-48%, riuscendo a distribuire il valore restante su tutta la superficie della spalla con picchi dolorosi praticamente annullati. Ovviamente se si diminuisce il rinculo totale anche il rilevamento subisce un effetto di smorzamento che, seppur di minore entità, ha comunque una certa importanza nell’ottimizzazione del tiro celere d’imbracciata. Nei laboratori della Benelli si sono rilevati effetti di impennamento dell’arma del 30% inferiori rispetto a un calcio standard, di conseguenza abbinando i due effetti di smorzamento (sul rinculo e sul rilevamento) il tempo necessario al doppiaggio del colpo diminuisce del 30% circa, ovviamente in misura maggiore o minore anche a seconda delle caratteristiche del tiratore. L’arma colpisce per la linea decisamente filante e snella, sicuramente grazie all’astina dal volume estremamente ridotto, possibile grazie all’ingombro minimo del sistema Argo di recupero gas. L’ impugnatura, studiata anch’essa per una maggior ergonomia totale, è a pistola dalla curvatura accentuata senza però raggiungere il limite verticale assoluto. È presente sulla sua superficie un nuovo tipo di zigrinatura, denominata Air touch, composta di minuscole sfere che accentuano la circolazione dell’aria a mano nuda e al contempo permettono un’ottima presa qualora si decida di indossare guanti da caccia o da tiro. L’intera superficie del tecnopolimero viene sottoposta a un particolare trattamento, denominato Soft touch, che lascia un piacevole effetto metallizzato alla vista e una miglior sensibilità al tatto. La meccanica rimane quella dell’Argo standard testato nel maggio 2002, con sistema a recupero di gas con pistone a corsa corta e otturatore a tre alette frontali. La rotazione della testa otturatore viene attuata grazie all’interazione tra la pista a camme ricavata nella parte superiore del portaotturatore e un piccolo piolino innestato nel codolo dell’otturatore stesso. Il percussore è fissato alla parte posteriore del portaotturatore, quindi in caso di incompleta rotazione della testa la battuta del cane non può provocare l’uscita della punta del percussore evitando, ovviamete, lo sparo. Le alette di chiusura vanno a impegnare altrettante sedi ricavate direttamente nel prolungamento della canna. È possibile cambiare agevolmente calibro (ovviamente a parità di diametro di fondello), mantenendo sempre e comunque la medesima precisione di chiusura. Il sitema di presa gas Argo (Auto regulating gas operated) è direttamente derivato dal semiauto a canna liscia M4 e studiato per influire minimamente sulla balistica della munizione e per assicurare il buon funzionamento in qualsiasi condizione (arma sporca, freddo intenso, ricariche non particolarmente potenti, eccetera). I gas si espandono in una camera posta sotto la canna, spingendo un pistone in lega leggera trattata che interagisce con due pistoni più piccoli, alloggiati ai lati della carcassa, che a loro volta imprimono un movimento retrogrado al portaotturatore che causa la rotazione della testa otturatore. A rotazione completata, le alette si liberano definitivamente dalle proprie sedi e la forza residua mantenuta dal portaotturatore trascina nel proprio moto retrogrado anche il corpo otturatore causando, in sequenza, l’estrazione e l’espulsione. Una caratteristica importantissima del sitema è quella di utilizzare aste di armamento estremamente corte, con tutti i vantaggi del caso: affidabilità, distribuzione delle masse e precisione, grazie al contenimento dell’effetto diapason innescato dalle vibrazioni dello sparo. La canna, inoltre, risulta completamente libera di vibrare grazie all’annullamento dei punti di contatto con il sistema di presa gas e con l’astina. Questo fattore diviene fondamentale specialmente nelle delicate fasi del surriscaldamento del tubo rigato. Le canne sono prodotte con il sistema della rotomartellatura a freddo, garantendo un buon prodotto con tempi operativi d’attuazione contenuti. La qualità metallurgica, inoltre, viene amplificata dal trattamento criogenico di raffreddamento che permette un miglior assestamento molecolare dell’anima con una distensione superiore delle catene molecolari, a tutto vantaggio della preci- sione finale. Infine, cosa di non poco conto, questo trattamento garantisce un minor deposito di residui di sparo e una superiore vita utile della canna. Dopo una veloce occhiata al sistema produttivo di Casa Benelli, ci siamo portati nelle sale del reparto esperienze dell’azienda di Urbino (Pu) per valutare direttamente quello che i dati teorici e le prove di laboratorio hanno dichiarato. La carabina Argo Comfortech è stata messa a confronto con le armi rigate semiautomatiche di più recente costruzione, quasi tutte dotate di calcioli ammortizzati. Dopo il primo test con dinamometro sul Comfortech, sono stati effettuati tutti i relativi rilevamenti con le altre armi rigate. I diagrammi di risulta sul computer hanno mostrato chiaramente che le armi concorrenti erano soggette a livelli di rinculo e rilevamento superiori, e non di poco. In pratica, se prendiamo come 100% il valore medio del rinculo misurato dal rilevatore dinamometrico sul Comfortech, i concorrenti hanno fatto rilevare valori che nel migliore dei casi si sono attestati sul 180%, mentre nel peggiore dei casi si sono visti valori superare anche il 200%! I dati sono stati rilevati in ambiente controllato e verificati più volte con metodo scientifico. Francamente risulta difficile trovare riscontri simili nell’ambito delle aziende costruttrici di armi lunghe rigate. Visti i test e i risultati, la prova pratica effettuata con le nostre mani ha assunto un significato particolare. Sì, perché a essere onesti sino in fondo eravamo un po’ scettici sui valori, così eclatanti, proposti dalla Benelli con tanta “tranquillità”. Quindi, senza alcun timore reverenziale verso il prodotto (ma, anzi, con atteggiamento quasi prevenuto) abbiamo cominciato la prova pratica a fuoco. L’ arma testata, in calibro .30-06, è stata equipaggiata con ottica Burris 3-9×42 già tarata dai tecnici. L’impatto è sicuramente di grande effetto, con una linea particolarmente snella senza però far trasparire alcuna sensazione di fragilità e con proporzioni particolarmente azzeccate. La maneggevolezza è totale e la calciatura consente una presa della mano debole molto sicura, grazie al trattamento finale Soft touch del polimero. Il .30-06 lo conosciamo bene, quindi ci aspettavamo reazioni allo sparo in linea con la balistica del calibro. In verità siamo rimasti sorpresi, e non poco. Benché si potesse sentire molto bene la potenza espressa dal calibro era come se, con il progressivo arretramento, vi fosse una dispersione di tutta quell’energia. A questo punto, dopo qualche colpo di “assestamento”, abbiamo deciso di provare alcune serie di colpi in successione in posizione seduta, per cercare di “sentire” qualche cosa. L’effetto provato al primo colpo si è, però, mantenuto costante e a questo punto la curiosità è aumentata, parallelamente a un certo stupore. Abbiamo chiesto anche di eseguire una comparazione immediata tra un Argo con calciatura standard in legno e il Comfortech, ovviamente a parità di calibro, cartucce utilizzate e lunghezza di canna. Confrontando direttamente le due armi ci siamo resi conto ancor di più dell’efficacia di questo nuovo sistema d’assorbimento che, ricordiamo, non consiste in un solo particolare bensì in un insieme di fattori inscindibili tra loro. Ovviamente, nel tunnel privato della Benelli, a 100 metri, abbiamo condotto anche test di precisione con munizionamento commerciale, sia in appoggio sia in imbracciata. In appoggio abbiamo avuto la riprova dei risultati emersi nel test dell’Argo standard, cioè che si tratta di un’arma semiauto che spara come una buona bolt-action da caccia rimanendo nel minuto d’angolo e mezzo con qualsiasi munizionamento di qualità. Abbiamo notato una certa predilezione dell’arma per le palle di 180 grs, forse a causa del passo di un giro in 11 pollici (280 mm) adottato. Con le Winchester Supreme, i tre colpi rimangono entro il minuto d’angolo (25 mm) mentre con le Norma Jagdmatch di 150 grs la rosata si allarga sul minuto e mezzo (38-40 mm). Ma la cosa eccezionale è stata la capacità di raggruppare rosate di 4-5 colpi in imbracciata con tiro abbastanza celere in due moa (50 mm), ripetutamente, con le munizioni di 180 grs. In questo frangente possiamo dire che la minimizzazione del rilevamento, la tranquillità di tiro e la messa in punteria molto più rapida ha portato ai risultati citati, ci sembrano prestazioni decisamente elevate. [

] L’articolo completo, con molte più foto, lo trovate su Armi e Tiro di aprile 2006. [

] Produttore: Benelli armi spa, via della stazione 50, 61029 Urbino (Pu), tel 07.22.30.71, fax 07.22.32.74.27, www.benelli.it Tipo: carabina semiautomatica Modello: Argo Comfortech Calibro: .30-06 Springfield (disponibile anche in .300 Winchester magnum e 9,3×62) Funzionamento: a recupero di gas con pistone a corsa corta sistema Argo Canna: lunga 510 mm (560 in 9,3×62), in acciaio al carbonio, passo 1:11” (280 mm) con trattamento criogenico Mire: tacca di mira tipo Battue, mirino in fibra ottica regolabile in altezza e derivazione; predisposizione per il montaggio dell’ottica Alimentazione: serbatoio bifilare estraibile da 2, 4 o 10 cartucce Estrattore: a unghia Espulsore: portato in testa Scatto: diretto Percussione: cane interno Sicura: manuale a traversino sul ponticello Lunghezza totale: 1.020 mm circa Calciatura: in polimeri, sistema Comfortech con calciolo in silicone Technogel e appoggiaguancia intercambiabile Peso: 3.250 grammi Materiali: carcassa in lega leggera, meccanica e canna in acciaio al carbonio; calciatura, pacchetto di scatto e fondello del caricatore in polimeri Finiture: anodizzazione nera per la carcassa, parti in acciaio brunite nere, otturatore e portaotturatore cromati a spessore Numero del catalogo nazionale: 13.291 (arma da caccia) Prezzo: nd