Aria brutta in California

Tira una gran brutta aria per gli appassionati d’armi della California: se, infatti, lo Stato americano non è mai stato particolarmente amichevole (soprattutto per quanto riguarda determinate tipologie di armi), i provvedimenti recentemente approvati dal Senato sono una vera mazzata per il mercato

Tira una gran brutta aria per gli appassionati d’armi della California: se, infatti, lo Stato americano non è mai stato particolarmente amichevole (soprattutto per quanto riguarda determinate tipologie di armi), i provvedimenti recentemente approvati dal Senato sono una vera mazzata per il mercato: tra questi, la proibizione di vendita, acquisto e persino produzione di carabine semiautomatiche con caricatore amovibile, e l’obbligo per i cittadini che già ne possiedono di registrarle in un elenco presso le autorità dello Stato. Saranno, tra l’altro, considerati caricatori amovibili anche quelli che, invece di avere il consueto pulsante di sgancio, hanno il cosiddetto “bullet button”, cioè un pulsante che deve essere azionato con la punta di una cartuccia o un altro utensile (che, finora, sono stati assimilati ai serbatoi fissi). Bando generalizzato per tutti i caricatori contenenti più di 10 cartucce, obbligo di “background check” (il controllo preventivo al quale sottoporsi prima dell’acquisto di un’arma) anche per l’acquisto di munizioni, divieto di detenzione di fucili combinati. La norma più incredibile è, però, quella contrassegnata dal codice Sb 293, che richiederà a tutte le armi vendute in California un dispositivo elettronico biometrico che consenta l’utilizzo solo all’effettivo proprietario. Tutti questi provvedimenti dovranno essere approvati dall’assemblea dei rappresentanti dello Stato e finire, quindi, sul tavolo del governatore prima di diventare operativi. Si spera che i passaggi procedurali servano per mitigare la rigidità (francamente assurda) della maggior parte di essi.

Potrebbe bastare, ma sembra che ci sia anche un’altra tegola che sta per cadere sui californiani, questa volta proveniente dall’assemblea dei rappresentanti: il divieto per i cacciatori di utilizzare munizioni con proiettili in piombo, a favore dei monolitici. Il punto è che, a causa dello scarso coordinamento di questo provvedimento con le altre leggi già in vigore, si potrebbe verificare il paradosso che i proiettili monolitici siano considerati, dalle autorità dello Stato, assimilabili ai perforanti (quindi vietati). Risultato? I cacciatori non potranno cacciare né con i proiettili in piombo, né con quelli senza piombo! Una coalizione di 24 associazioni ha presentato una protesta al senatore dello Stato Fran Pavley, evidenziando i rischi per l’economia locale determinati da questa assurdità: in California i cacciatori sono quasi 400 mila e pagano oltre 150 milioni di dollari di tasse statali e locali, con un indotto che dà lavoro a oltre 20 mila persone.