Arcicaccia: lettera aperta alla Fidc

Arcicaccia ha inviato una lettera aperta a Franco Timo, presidente Federcaccia, avanzando alcune proposte per la gestione della prossima stagione venatoria: “Di fronte alla bozza di Ddl proposto dal ministro per l’Ambiente in materia di linee guida per la conservazione di Sic e Zps che (tra le misure sbagliate) posticipa in modo eclatante, in dette zone, l’apertura generale della caccia alla prima domenica di ottobre con conseguenze devastanti per la tutela della fau… Arcicaccia ha inviato una lettera aperta a Franco Timo, presidente Federcaccia, avanzando alcune proposte per la gestione della prossima stagione venatoria: “Di fronte alla bozza di Ddl proposto dal ministro per l’Ambiente in materia di linee guida per la conservazione di Sic e Zps che (tra le misure sbagliate) posticipa in modo eclatante, in dette zone, l’apertura generale della caccia alla prima domenica di ottobre con conseguenze devastanti per la tutela della fauna e la caccia programmata, sarebbe opportuna una proposta di calendari rispondenti alle norme contenute nella legge 157/92. Mentre il ministro per l’ Ambiente, per le proposte formulate, si pone in una posizione particolarmente lesiva del lavoro dei volontari, degli agricoltori, delle istituzioni (Atc, Ca, Province) e di quelle Regioni che hanno investito uomini e risorse nella gestione faunistica, il mondo venatorio nazionale, consapevole dell’importanza della produzione e della tutela faunistica, dovrebbe assumere, a nostro modo di vedere, una posizione congiunta per eliminare, nelle Regioni ritardatarie, la contraddizione anacronistica, scientificamente non motivata, dell’apertura alle specie selvatiche stanziali prima della terza domenica di settembre. Le Regioni dell’Italia centrale stanno positivamente lavorando per un coordinamento dei calendari venatori e per superare il problema della pre-apertura alla stanziale che, ormai, si realizzava solo in Umbria prima della terza domenica di settembre. Una pre-apertura siffatta è “giustificata” solo per quella politica di “pronta caccia” che ridicolizza quell’attività venatoria responsabile di cui parliamo nei Periodici venatori, nei nostri Convegni e negli incontri pubblici con gli ambientalisti. Il tema del superamento della pre-apertura alla stanziale in date diverse dalle indicazioni della ricerca scientifica, si pone anche per la Regione Basilicata. L’apertura omogenea della caccia alla stanziale nella terza domenica di settembre aiuterebbe una evoluzione positiva della mobilità programmata dei cacciatori delle Regioni del centro e del meridione d’Italia così da archiviare definitivamente alcune mercificazioni e talvolta anche atteggiamenti clientelari in merito agli accessi in alcuni ambiti venatori. Non esistono ragionevoli motivazioni per riproporre la pre-apertura alla stanziale e le conseguenti differenziazioni regionali, se non quella di avallare una caccia consumistica. La credibilità dei cacciatori italiani nei confronti dell’opinione pubblica crescerebbe – e di molto – se una posizione nazionale isolasse quei gruppi dirigenti regionali ancora troppo sensibili a quel mercato delle tessere dal quale, da quanto leggiamo, vorrebbe chiamarsi fuori la Fidc”.