Ci risiamo. Passano gli anni e passano i governi, ma lo sport nazionale delle mazzate in faccia ai cacciatori e ai tiratori resta la disciplina preferita dai politici italiani. Venerdì mattina, il consiglio dei ministri, guidato dal presidente Romano Prodi e su proposta del ministro dell’Interno, Giuliano Amato, ha approvato un disegno di legge ghigliottina per tutti gli appassionati di armi e per l’intero settore armiero: l’obbligatorietà del nulla osta all’acquisto …
Ci risiamo. Passano gli anni e passano i governi, ma lo sport nazionale delle
mazzate in faccia ai cacciatori e ai tiratori resta la disciplina preferita dai
politici italiani. Venerdì mattina, il consiglio dei ministri, guidato dal
presidente Romano Prodi e su proposta del ministro dell’Interno, Giuliano
Amato, ha approvato un disegno di legge ghigliottina per tutti gli appassionati
di armi e per l’intero settore armiero: l’obbligatorietà del nulla osta all’
acquisto di armi anche per chi è già titolare di licenza (Porto di fucile per
uso caccia e Porto di fucile per Tiro a volo), eccetto che per le armi cui la
licenza posseduta si riferisce; più frequenti controlli della permanenza dei
requisiti psicofisici (si parla di visita medica ogni tre anni); e creazione di
una speciale commissione medica presso l’Asl, per il rilascio dei certificati a
coloro che chiedono di acquistare o anche soltanto detenere armi.
L’ennesimo, inutile e demagogico giro di vite all’italiana, approntato sulla
spinta emotiva del fattaccio di Guidonia (Rm), quando un ex ufficiale dell’
esercito si è messo a sparare dal balcone di casa, uccidendo persone innocenti.
Il tutto per “restituire tranquillità alla collettività”, come dice l’
ineffabile Amato.
Approvato dal governo, il documento dovrà ora passare in parlamento per essere
trasformato in legge da camera e senato. Un augurio e una speranza: che vi sia
una bocciatura totale, ma soprattutto che le associazioni di categoria
(Assoarmieri, Anpam e Cncn) si sveglino e attivino tutti i canali (compresi i
numerosi parlamentari iscritti al gruppo “trasversale” degli amici del tiro,
della caccia e della pesca) per far naufragare un disegno che sarebbe anche una
grave minaccia per le tante aziende del settore, parte importante dell’ossatura
delle piccole e medie imprese che danno lavoro a migliaia di famiglie italiane.
Di seguito, le linee guida del documento approvato:
Consiglio dei Ministri n. 77 del 23 novembre 2007
Disegno di legge: revisione delle norme in materia di porto e detenzione di
armi, di accertamento dei requisiti psicofisici dei detentori, nonché in
materia di custodia di armi, munizioni ed esplosivi.
La presidenza del consiglio dei ministri comunica: il consiglio dei ministri si
è riunito oggi alle ore 10,20 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del
presidente del consiglio, Romano Prodi. Segretario, il sottosegretario di Stato
alla presidenza, Enrico Letta, su proposta del ministro dell’Interno, Giuliano
Amato:
– un disegno di legge che, allo scopo di contrastare il ripetersi di fatti di
sangue commessi con abuso di armi, anche regolarmente detenute, rende
necessaria una revisione della normativa in materia di detenzione e porto d’
armi, nonché di accertamento dei requisiti psico-fisici dei soggetti detentori.
Vengano potenziati i controlli in materia di acquisto, denuncia, detenzione,
custodia e porto delle medesime, nella considerazione che un regime normativo
più attento, rimodulato sull’esigenza di restituire tranquillità alla
collettività, turbata dall’accadimento di delitti efferati, valga a fondare i
presupposti per una migliore tutela della sicurezza pubblica. Sono previste
verifiche periodiche sul possesso dei requisiti psico-fisici e viene costituito
un apposito organo collegiale medico presso le aziende sanitarie locali.